Un luogo di crescita, ascolto e inclusione dedicato ai ragazzi tra i 14 e i 17 anni. È questo lo spirito con cui a Nogarole Rocca è stata inaugurata “Casa Norma”, il nuovo centro educativo e aggregativo promosso dal Comune in collaborazione con la cooperativa sociale Tangram e l’Ulss 9 Scaligera.
La struttura, situata in via Molinare, porta il nome della signora Norma, che anni fa donò l’edificio alla parrocchia. Oggi, dopo un intervento di riqualificazione, lo stabile è stato restituito alla comunità per accogliere i giovani del territorio, offrendo loro un punto di riferimento stabile e sicuro.
Il progetto è interamente finanziato dal Comune, che ha stanziato un investimento annuale di 50mila euro. Le attività, coordinate dai servizi socio-educativi comunali, si svolgeranno tre volte alla settimana – lunedì, martedì e giovedì – e comprendono studio assistito, laboratori di cucina, attività all’aperto e momenti individuali di supporto emotivo e motivazionale. La struttura potrà accogliere fino a dodici ragazzi per turno, con l’obiettivo di ampliare progressivamente la frequenza fino a cinque giorni settimanali.
«“Casa Norma” rappresenta un sostegno non solo per i ragazzi, ma anche per le loro famiglie – spiega il vicesindaco Elisa Martini –. È un progetto-pilota pensato per accompagnare gli adolescenti in un’età complessa, prevenendo situazioni di fragilità e costruendo percorsi di benessere condiviso. Abbiamo lavorato in sinergia tra uffici e servizi per creare uno spazio accogliente, in cui i giovani possano sentirsi ascoltati e valorizzati».
Entusiasmo anche da parte del sindaco Luca Trentini, che ha sottolineato la valenza sociale e comunitaria dell’iniziativa: «“Casa Norma” è un segno concreto di attenzione verso i nostri ragazzi e le loro famiglie. Investire nella prevenzione e nell’educazione significa costruire oggi le basi per una comunità più solida domani. Questa casa è più di un luogo: è un simbolo di fiducia e di presenza, un messaggio che dice ai giovani che il Comune è accanto a loro, pronto a sostenerli e a credere nei loro talenti».
