Il candidato del Pd alle regionali Giampaolo Trevisi è un dirigente della Polizia di Stato e ritiene che la decisione della Procura sulla morte nei Moussa Diarra imponga una riflessione.

“Prima di tutto- premette Trevisi-, desidero esprimere il mio più sincero cordoglio per la morte di Moussa Diarra. Ogni vita spezzata è un dolore per l’intera comunità, e ogni morte violenta deve interrogarci e spingerci a capire come evitare che simili tragedie si ripetano.

Allo stesso tempo, rivolgo un pensiero di rispetto e vicinanza all’Agente coinvolto, che ha vissuto mesi difficili, sotto un peso enorme di responsabilità e giudizio. So, per esperienza diretta, quanto sia gravoso per un servitore dello Stato trovarsi in una situazione estrema, dove in pochi secondi si è chiamati a prendere decisioni che possono cambiare vite e destini”.

Da poliziotto e da candidato del Partito Democratico, credo che la sicurezza non sia mai una contrapposizione tra forze dell’ordine e cittadini, ma un patto reciproco di fiducia.

Chi indossa una divisa merita il sostegno dello Stato, formazione continua e strumenti adeguati per agire con equilibrio e consapevolezza. 

La sicurezza, per essere reale e duratura, deve nascere non solo dal controllo, ma dalla prevenzione, dall’ascolto e dall’inclusione. Dobbiamo affrontare il disagio e la solitudine che spesso degenerano in conflitti, promuovendo politiche sociali, educative e di integrazione che rafforzino il senso di comunità”.