(a.p.) Il candidato alla regione Campania Roberto Fico avrebbe parcheggiato abusivamente la sua barca in una zona riservata a imbarcazioni militari. Fratelli d’Italia pare aver beccato colui che occupò la terza carica dello Stato ad aver parcheggiato senza autorizzazione la propria imbarcazione. Secondo Fratelli d’Italia sarebbe stata “parcheggiata” lì in barba alle regole, o come si legge nell’interrogazione presentata da Sergio Rastrelli in Senato «abusivamente», «senza titolo». Insomma, il candidato governatore del campo largo in Campania non smentisce, anzi le sue parole paiono essere quasi una conferma, derubricando il fatto ad una sciocchezza, a qualcosa di poco conto. Eppure, secondo quanto riportato nell’interrogazione parlamentare, «anche il candidato alla presidenza della Regione Campania della coalizione di centrosinistra, nel recente passato, avrebbe spesso ormeggiato, abusivamente, e sine titulo, presso il porto militare di Nisida una propria imbarcazione». Si chiede quindi, «di sapere se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, ovvero se intenda accertarli o se risultino provati, e, in tal caso, se siano state intraprese attività sanzionatorie di competenza nei confronti dei contravventori».

Roberto Fico, nato a Napoli nel 1974 è un politico italiano, deputato alla Camera dal 15 marzo 2013 al 12 ottobre 2022 per il Movimento 5 Stelle, ha ricoperto gli incarichi di presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai dal 6 giugno 2013 al 22 marzo 2018 e presidente della Camera dei deputati dal 24 marzo 2018 al 12 ottobre 2022.
A Nisida, come viene ricordato anche nell’interrogazione rivolta al ministro della Difesa Guido Crosetto, è stato attivo per quarant’anni il comando marittimo Nato (1972-2013). Poi, dodici anni fa vi è stato trasferito da Roma il comando logistico della Marina militare. «In un’area adiacente – si legge nell’atto di sindacato ispettivo depositato a Palazzo Madama – anche l’Aeronautica militare svolge attività di servizio ed addestramento, come accaduto per gli aspiranti del corso “Centauro”.

L’intera zona di interesse militare non risulta, quindi, in alcun modo fruibile per l’approdo pubblico e vi è interdetta ogni forma di ormeggio privato». Tanto che «nel corso degli anni, le autorità di controllo (in particolar modo, Capitaneria di porto, Guardia di finanza e Stazione navale di Napoli) hanno effettuato in questa zona numerosi interventi contro il fenomeno degli ormeggi abusivi, che hanno portato al sequestro di diverse aree e all’identificazione di centinaia di imbarcazioni illegali, con operazioni mirate a ripristinare la legalità ed a contrastare la grave e reiterata occupazione abusiva di spazi demaniali».
Nel giugno scorso, a Nisida, andò in scena un blitz di Guardia Costiera e Guardia di Finanza sugli ormeggi abusivi. I fondali sono stati liberati dalle boe e dai “corpi morti” che vengono utilizzati per l’ormeggio di motoscafi, gommoni e piccole imbarcazioni. Non è dato sapere se e quando Fico vi abbia tenuto il proprio «gozzo» in quest’area. Fico intanto risponde con toni indignati: «È un’assurdità della destra che non ha argomenti». E ancora: «Sono stupidaggini che lasceremo al passato e siamo alle assurdità di una destra che attacca personalmente, che non ha argomenti, che non ha programmi e che vuole trovare qualcosa che non c’è». Una risposta insufficiente per Fratelli d’Italia. Mentre il deputato Gimmi Cangiano fa notare come Fico «Non possa far altro che buttarla in caciara, proprio lui che andava in piazza a gridare onestà, onestà!».

Roberto Fico, interpellato da “la Repubblica”, aggiunge un altro particolare: «Si tratta di un gozzo usato». Come se il problema fosse che non si tratta di un’imbarcazione di lusso e dunque va assolto “a prescindere” come direbbe Totò.
