La dimensione spirituale come parte integrante dell’educazione dei più piccoli. È questo il tema che ha guidato la Giornata di formazione annuale delle scuole d’infanzia Fism Verona, svoltasi questa mattina all’Auditorium Oniverse di Dossobuono e intitolata “Non di solo pane. La spiritualità nei servizi 0-6”.

Davanti a una platea di oltre 1.200 tra insegnanti, gestori e parroci, il vescovo di Verona Domenico Pompili ha offerto una riflessione profonda sul ruolo educativo della spiritualità:

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«I bambini non sono anime vuote da riempire – ha sottolineato – ma portatori di una realtà spirituale che noi adulti spesso abbiamo smarrito. Il compito dell’educatore non è crearla, ma riconoscerla, custodirla e mantenerla viva».

Il vescovo ha invitato i presenti a «recuperare lo sguardo dell’infanzia», fatto di fiducia, apertura e meraviglia, «la porta di accesso al mistero di Dio».

A introdurre i lavori è stata Luciana Brentegani, presidente di Fism Verona, che ha ricordato la dimensione e il valore del sistema educativo rappresentato: 169 scuole dell’infanzia, 83 nidi integrati, 56 sezioni primavera, più di 2.000 dipendenti e oltre 1.000 volontari, per un totale di 13.664 bambini seguiti ogni anno.

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«Le nostre scuole – ha spiegato Brentegani – sono espressione di una comunità che si fa carico dei bisogni educativi dove il pubblico non arriva, presenti nel 70% dei Comuni della provincia».

Alla mattinata hanno partecipato anche Luca Iemmi, presidente nazionale Fism, Stefano Cecchin, presidente Fism Veneto, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Sebastian Amelio, il sindaco di Villafranca Roberto Dall’Ocae l’assessora Elisa La Paglia, intervenuta a nome del sindaco di Verona Damiano Tommasi.

Nel suo intervento, Iemmi ha evidenziato che la spiritualità non coincide con l’insegnamento religioso: «Spiritualità significa educare alla meraviglia e alla scoperta della bellezza, accompagnando i bambini nelle grandi domande sull’amore, la vita, la morte, la natura. Lo spirito non si istruisce: si custodisce».

Cecchin ha ricordato la forza del movimento Fism nel territorio veneto, con 988 scuole dell’infanzia, oltre 300 nidi e 300 sezioni primavera che accolgono 80.000 bambini. «In Veneto – ha sottolineato – due bambini su tre frequentano una scuola Fism».

La seconda parte della mattinata è stata dedicata al lavoro delle professioniste del coordinamento pedagogico “ZeroSei” di Fism Verona, guidato dalla vicepresidente Francesca Balli, psicologa e psicoterapeuta.

«La spiritualità – ha spiegato Balli – è una tensione innata verso il trascendente che influisce sullo sviluppo armonico del bambino. Si manifesta nello stupore, nella curiosità, nella meraviglia quotidiana e ispira anche il mondo adulto degli educatori».

La giornata si è conclusa con un momento artistico a cura dell’associazione Diversamente in danza, che ha offerto un suggestivo spettacolo dedicato al tema dell’incontro e della crescita interiore.

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