La Stagione Lirica 2025 di Fondazione Arena prosegue con un debutto atteso: per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Filarmonico arriva Il Turco in Italia di Gioachino Rossini, in scena dal 16 al 23 novembre per quattro recite. Dramma buffo in due atti, l’opera mescola comicità e satira, leggerezza e introspezione, offrendo un ritratto disincantato dell’umanità con la consueta ironia del giovane Rossini.

La regia è firmata da Roberto Catalano, al suo debutto veronese, con un allestimento vivace e colorato che privilegia l’approfondimento psicologico dei personaggi rispetto all’ambientazione “orientale” tradizionale. Sul podio, alla guida dell’Orchestra e del Coro di Fondazione Arena preparato da Roberto Gabbiani, torna il Maestro Lü Jia, già direttore musicale a Verona.

Il cast riunisce interpreti di primo piano del repertorio rossiniano: Carlo Lepore nel ruolo del principe turco Selim, Sara Blanch come la capricciosa Fiorilla, Fabio Previati nel ruolo del marito Geronio, Dave Monaco (vincitore del concorso Operalia) nei panni di Narciso, Marianna Mappa come Zaida, Matteo Macchioni in quello di Albazar e Michele Pattinel ruolo del poeta Prosdocimo, che osserva e commenta dall’interno la vicenda.

Il Turco in Italia andrà in scena domenica 16 novembre alle 15.30mercoledì 19 novembre alle 19venerdì 21 novembre alle 20 e domenica 23 novembre alle 15.30. È inoltre prevista una recita straordinaria in forma ridotta per famiglie sabato 22 novembre alle 15.30, con la partecipazione del soprano Vittoriana De Amicis nel ruolo di Fiorilla.

Tra comicità e riflessione

Composta nel 1814, l’opera nacque sull’onda del successo dell’Italiana in Algeri, ma venne riscoperta solo nel Novecento grazie a Maria Callas, Gianandrea Gavazzeni e Franco Zeffirelli, diventando oggi una delle gemme del repertorio buffo rossiniano. Il libretto di Felice Romani ambienta la vicenda a Napoli, dove una giovane moglie annoiata intreccia una serie di equivoci amorosi tra un marito geloso, un amante insistente e un affascinante straniero.

Nel suo allestimento, Roberto Catalano accentua il tema del desiderio e della ricerca dell’identità in un mondo dominato dal consumo e dalle apparenze. “In questa storia l’amore si vende e si compra come qualsiasi merce,” osserva il regista nelle sue note, “i personaggi sono vittime perfette di un sistema che trasforma i sentimenti in prodotti. Solo rinunciando a ciò che accumulano, possono ritrovare sé stessi.”

Appuntamenti collaterali e attività per i giovani

Giovedì 13 novembre alle 18, nella Sala Veranda dell’Accademia Filarmonica di Verona, il critico musicale Davide Annachini presenterà Il Turco in Italia in un incontro gratuito aperto al pubblico.

Fondazione Arena propone inoltre una serie di iniziative dedicate a studenti e famiglie all’interno del progetto Arena Young: l’Anteprima per studenti si terrà venerdì 14 novembre alle 16, preceduta da una presentazione introduttiva alle 14.30. Le scuole potranno partecipare alle rappresentazioni infrasettimanali con un Preludio un’ora prima dello spettacolo, mercoledì 19 novembre alle 18 e venerdì 21 novembre alle 19, nella Sala Maffeiana.

I biglietti sono disponibili sul sito arena.it, alle biglietterie dell’Arena e nella nuova sede di via Roma.