Il capogruppo alla Camera del partito della Meloni a Verona
E’ arrivato addirittura in anticipo nella sede del partito di via Roncisvalle, in Zai, il capogruppo di Fratelli d’Itala alla Camera Galeazzo Bignami.
Verona ce l’ha nel cuore. Negli anni ’80 lui, militante del Fronte della Gioventù nella Bologna rossa, era stato mandato da padre Marcello, consigliere regionale del Msi, nella nostra città a ‘respirare’ un po’ d’aria buona, visto che nel capoluogo emiliano l’atmosfera era irrespirabile per chi non era di destra.

Tanto che oggi per raggiungere la sede del partito stava andando automaticamente in via Macello, quartiere Filippini, dove in quegli anni c’era “il covo” ovvero la sede dei giovani del ‘Fronte’ e del gruppo di destra radicale ‘Dex’. A Verona aveva trovato ragazzi come lui, che volevano fare attività politica per i medesimi ideali che ci riuscivano perchè il contesto era molto diverso da quello bolognese.

Oggi di quei ragazzi ne ha trovato solo qualcuno. Tra questi il suo collega deputato Ciro Maschio che ha fatto gli onori di casa assieme al sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, al sen. Gelmetti ed all’on. Morgante. Davanti ai candidati meloniani alle prossime regionali Bignami ha ricordato l’impegno del governo per la sicurezza. «Quest’anno – ha precisato- i reati sono calati dell’8%, migliaia di immigrati sono stati rimpatriati e sono stati presi importanti ti provvedimenti a favore delle Forze dell’Ordine».
Bignami per le Forze dell’Ordine
Inparticolare Bignami si è soffermato sulla sua proposta di legge che, se approvata, cambierebbe la norma che costringe i magistrati a indagare i poliziotti che in servizio uccidono o feriscono i delinquenti. I magistrati avrebbero una settimana di tempo per decidere se ci siano o meno gli estremi per farlo
Nel corso dell’incontro il sen. Gelmetti ha annunciato che nella legge di bilancio sta cercando di inserire i fondi per istituire a Legnago un Commissariato di Polizia. Il sottosegretario Mazzi ha annunciato che il Ministero della Cultura ha acquistato dal proprietario provato che voleva farne un centro commerciale il Cinema Astra, sotto il quale sono stati trovati importantissimi reperti archeologici di epoca romana: un albergo di lusso dell’epoca, una testimonianza unica al mondo che sarà oggetto di richiamo di numerosi studiosi e turisti.
