Ruzza e Barbera: “Meno burocrazia, più innovazione per le aziende venete”

Con l’approvazione del pacchetto legislativo Omnibus I, l’Unione Europea compie un passo importante a favore delle piccole e medie imprese, alleggerendo gli oneri burocratici e finanziari legati alle politiche di sostenibilità. A sottolinearlo è l’europarlamentare Daniele Polato (Fratelli d’Italia), che ha partecipato al voto:

«Le PMI sono il cuore dell’economia veneta. Grazie al lavoro di Fratelli d’Italia – dichiara Polato – siamo riusciti a mettere la parola fine all’ideologia green e ottenere risultati immediati e concreti per le aziende. Abbiamo evitato che le imprese fossero travolte da obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità che avrebbero comportato costi elevati e un aggravio burocratico insostenibile. Abbiamo inoltre difeso la libertà contrattuale e prevenuto nuovi rischi di contenzioso legati all’impatto dei prodotti dopo la vendita».

Secondo l’eurodeputato, le modifiche introdotte rappresentano un passo decisivo per rafforzare la competitività europea, contrastando la delocalizzazione e tutelando la produttività delle imprese.

Le novità del pacchetto Omnibus I

Le modifiche approvate, derivanti dagli emendamenti proposti da Fratelli d’Italia e dal gruppo dei Conservatori europei, innalzano sensibilmente le soglie di applicazione della rendicontazione di sostenibilità, che ora riguarderà solo le grandi imprese con più di 1.750 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato, escludendo la quasi totalità delle PMI.

Analogamente, anche la direttiva sulla due diligence in materia di diritti umani e ambiente è stata rivista: le nuove soglie interesseranno solo le società con almeno 5.000 dipendenti e 1,5 miliardi di euro di fatturato.

Eliminato, inoltre, l’obbligo di predisporre piani di transizione climatica, considerato uno degli aspetti più onerosi e controversi della proposta originaria.

Ruzza e Barbera: “Il Veneto accompagni il cambiamento europeo”

L’iniziativa europea, sottolineano i candidati regionali Diego Ruzza e Claudia Barbera, apre una fase nuova anche per la politica economica regionale. «Meno burocrazia e più sostegno all’innovazione devono diventare la priorità – afferma Ruzza –. Il Veneto deve accompagnare questo cambio di passo europeo e creare un ambiente ancora più favorevole allo sviluppo delle nostre PMI, che sono la forza viva del territorio».

Barbera evidenzia l’importanza di strumenti locali a supporto del tessuto produttivo: «Attraverso la formazione per la digitalizzazione e l’innovazione, insieme a incentivi mirati per le start up, possiamo rendere le imprese più competitive e creare nuove opportunità per chi produce, investe e dà lavoro».

L’approvazione del pacchetto Omnibus I segna dunque, nelle parole di Polato, “la fine di un approccio ideologico alla sostenibilità”, sostituito da una strategia più pragmatica che mira a proteggere le imprese senza rinunciare alla crescita. Un risultato che, secondo i rappresentanti di Fratelli d’Italia, rafforza il legame tra territorio, istituzioni e mercati europei, tracciando la direzione di una politica economica più vicina ai bisogni reali delle aziende.