Parola di generale francese
( p.d.) Il paese deve accettare di perdere i suoi figli in caso di conflitto armato con la Russia”.
E’ quello che ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate francesi Fabien Mandon parlando ad un congresso di sindaci.
Difficile che la sua affermazione sia solo personale. Più probabile è che il generale ne abbia parlato prima con Macron, il presidente più guerrafondaio dell’Unione Europea. Ruolo che si spiega nel disperato tentativo di salvare la sua poltrona all’Eliseo visto il crollo dei consensi.
L’affermazione del generale è un passaggio pericoloso, inquietante. Significa che la guerra in Ucraina entra nelle case. Non si limita più a toccare il nostro portafoglio, ma s’insinua nelle famiglie dicendo: preparatevi a far morire i vostri figli in guerra!

Quale guerra? Ma quella contro la Russia, vivaddio! Contro la Russia che ci minaccia.
“Hannibal ad portas!” lanciavano l’allarme gli antichi romani dicendo di prepararsi a combattere e, nel caso, anche a morire per difendere la patria. Nobili intenti. Solo che se allora Annibale, dopo aver conquistato la Spagna e la Francia meridionale aveva già varcato le Alpi con i suoi elefanti e si stava avviando verso Roma.
Oggi la situazione è completamente diversa.
In guerra per la von der Leyen?
La Russia è in guerra con l’Ucraina per riappropriarsi delle regioni a maggioranza russa. Non ha mai dichiarato di voler invadere l’Europa. E c’è da crederci perché non avrebbe senso e nessun interesse a farlo. E’ il paese più esteso del mondo con tutte le materie prime necessarie ed una densità di popolazione bassa. Chi glielo fa fare di imbarcarsi in un’avventura inutile e pericolosa? Senza contare il rischio della guerra nucleare.
A dire che la Russia ci minaccia ormai è solo l’Europa. Non ci credono nemmeno gli americani, tanto che Trump sta facendo la pace con Putin. E’ l’Ue ad agitare il suo Hannibal ad portas per nascondere il proprio fallimento politico ed economico.
Mandare i propri figli a morire per la von der Leyen, Macron&soci? “Ma mi faccia il piacere!” direbbe Totò.
