Controlli straordinari della Polizia locale di Verona contro l’utilizzo di biciclette elettriche alterate. In collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, gli agenti hanno effettuato un servizio coordinato di verifica stradale, avvalendosi del banco-prova mobile omologato della Motorizzazione Civile di Bari, in grado di testare in tempo reale la velocità e le caratteristiche tecniche dei mezzi.
L’intervento nasce a seguito dell’aumento dei sinistri stradali legati alla micromobilità elettrica, in particolare a biciclette modificate per raggiungere velocità ben superiori ai limiti consentiti. Secondo la normativa, richiamata dall’articolo 50 del Codice della Strada, una bicicletta elettrica è considerata velocipede solo se la potenza nominale continua non supera i 250 watt (500 watt per i modelli da trasporto merci), se il motore entra in funzione esclusivamente con la pedalata e si disattiva automaticamente al raggiungimento dei 25 km/h. Qualsiasi mezzo che non rispetti una di queste condizioni rientra invece nella categoria dei ciclomotori, con l’obbligo di patente, targa, casco e assicurazione.
Durante i controlli – effettuati tra corso Porta Nuova, piazza Bra e diversi quartieri cittadini – sono state esaminate 78 biciclette elettriche, di cui 25 sono risultate alterate. Alcune di esse raggiungevano oltre 50 km/h senza alcuna pedalata, con motori da 1.000 watt e batterie potenziate. Tutti i mezzi non conformi sono stati sequestrati ai fini della confisca.
Le verifiche hanno inoltre permesso di scoprire kit di modifica acquistati online, utilizzati per alterare i motori, e di denunciare un conducente che aveva presentato agli agenti una falsa patente internazionale, pagata 500 euro su internet, recante categorie inesistenti come la “E” autonoma.
L’assessora alla Legalità, Sicurezza, Trasparenza e Grandi Eventi, Stefania Zivelonghi, ha sottolineato l’importanza dell’operazione:
«Queste azioni di controllo servono a riportare legalità sulle strade, dove esistono mercati paralleli e situazioni di truffa a danno dei cittadini. Biciclette che superano i 50 chilometri orari senza pedalare rappresentano un pericolo reale, non solo per chi le guida ma anche per i pedoni. Ringrazio la Polizia locale e i funzionari della Motorizzazione di Bari per la professionalità e la collaborazione dimostrata».
L’attività di vigilanza proseguirà anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di garantire sicurezza e rispetto delle norme in un settore in continua espansione ma spesso privo di controlli adeguati.
