Nella notte tra giovedì 27 e venerdì 28 novembre il Ponte della Vittoria è stato chiuso al traffico per consentire le prove di carico. Un intervento tecnico necessario e doveroso, volto a garantire la sicurezza dell’infrastruttura. Tuttavia, come dice la nota inviata da Fratelli d’Italia, la gestione della viabilità si è trasformata in un vero e proprio caso di disorganizzazione, lasciando gli automobilisti senza via d’uscita.
“Chi, ignaro della chiusura, – riporta il comunicato – percorreva Corso Cavour in direzione Borgo Trento si è trovato, all’altezza di via Diaz, davanti a un bivio assurdo: invertire la marcia, azione vietata e sanzionabile, oppure imboccare i varchi ZTL di lungadige Panvinio o vicolo Riva San Lorenzo, anch’essi vietati al transito se non per gli ospiti degli alberghi.
Una situazione paradossale che ha colto di sorpresa molti conducenti, costretti a scegliere tra il rischio di una multa e l’impossibilità di proseguire. Nessun avviso preventivo, nessun messaggio sui pannelli a segnalazione variabile, nessuna deviazione indicata. Solo la chiusura improvvisa del ponte e i varchi elettronici regolarmente attivi.
La domanda sorge spontanea: se le prove di carico erano limitate alle ore notturne, chi ha deciso di non sospendere temporaneamente la ZTL o di non predisporre un’adeguata segnaletica per guidare gli automobilisti? Bastava un minimo di coordinamento per evitare disagi e incomprensioni.
Oggi, giornata dedicata al Black Friday, il timore è che molti cittadini si vedano recapitare sanzioni per aver attraversato in buona fede la zona a traffico limitato. Un “venerdì nero” non per gli sconti, ma per chi è rimasto intrappolato nel labirinto burocratico della viabilità cittadina.
Ancora una volta, la comunicazione tra amministrazione e cittadini mostra le sue crepe. Nessuna informazione preventiva, nessuna gestione ordinata di un intervento programmato. E così, mentre la sicurezza del ponte è stata giustamente verificata, resta un’altra questione aperta: chi controllerà la sicurezza delle decisioni di chi governa la città?“
