Lo afferma Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente dell’Anci Veneto

Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha fatto il censimento degli autovelox legittimi. Tutti gli altri sono fuorilegge. Saranno valide quindi solo le multe conseguenti a rilevazioni fatte dai dispositivi regolari. Le altre arriveranno lo stesso. Solo che per non pagarle bisognerà fare ricorso, il che ha un costo medio di circa 400 euro. Una fregatura comunque.

Gli autovelox autorizzati dal Ministero a Verona e provincia

A Verona e provincia ce ne sono 4 regolamentari in città poi a Bussolengo; uno a Villafranca, Pescantina, Sommacampagna, Grezzana, Castel d’Azzano, Legnago, Bovolone, Grezzana,  San Giovanni Lupatoto, Sona, Isola della Scala, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sanguinetto e sulla Gardesana.

Sul tema interviene Mario Conte , presidente dell‘Anci Veneto.

«La pubblicazione del censimento operata dal Ministero è sicuramente un buon passo in avanti verso il dipanare una questione troppo spesso discussa. Non la risolve del tutto, perché manca ancora una risoluzione della distinzione normativa tra “approvazione” e “omologazione” degli apparecchi, per il quale auspico al più presto un intervento del legislatore  quello che è fondamentale comunque, è ricordare che gli autovelox sono principalmente uno strumento di sicurezza stradale, i sindaci che li installano hanno sempre voluto mettere la sicurezza dei guidatori e degli utenti della strada prima di tutto.

Certo, bisogna evitare, se mai ce n’è stato uno, il suo abuso, ma fintanto che viene installato seguendo le norme, su tratti e strade dove il rischio di incidentalità a causa dell’alta velocità è certificato – e così è – l’autovelox è uno strumento che salva vite. Dobbiamo dunque arrivare a una normativa chiara, sfatando dunque il mito che i sindaci lo usino per “fare cassa”. Anche perché, lo ricordo, i fondi introitati da eventuali multe, sono fondi vincolati, da investire proprio in sicurezza stradale».