Zanetti ha vinto la sua missione impossibile
Avrebbe anche potuto essere la sua ultima partita sulla panchina gialloblu. Dopo tutta una serie di risultati, anche negativi, che avevano fatto sprofondare la squadra all’ultimo posto in classifica, Paolo Zanetti ha riportato il Verona alla vittoria. Due i risultati di questo sabato freddo e nebbioso: il mister salva il posto e l’Hellas salendo a 9 punti in classifica stacca di 3 punti la Fiorentina.
Una serata che sarà difficile dimenticare. Sia per lui che per i tifosi. L’Atalanta, una delle formazioni più in forma del momento, scendeva in campo favorita. Il Verona, dalla squadra a tutto l’ambiente, aveva il morale in cantina. Non si capiva come mai, pur con dei buoni elementi, i gialloblu non riuscissero a segnare e continuassero a perde o pareggiare anche quelle gare che avrebbero potuto vincere comodamente. Sempre per degli errori o delle distrazioni.
Invece i ragazzi scesi in campo contro l’Atalanta hanno segnato dopo 20 minuti con un bel gol di Belghali e dopo 10 minuti Giovane ha raddoppiato con un gran tiro dal limite dell’area, entrambi propiziati da un Mosquera rinato che ha sostituto Orban, rimasto in panchina fino alla fine, anche perché il colombiano è stato sostituito da Saar.
Il Verona subisce l’unico gol per un rigore
Nel 2° tempo gli ospiti hanno inutilmente cercato di impensierire Montipò. sono in 2 occasioni sono riusciti a farlo: quando il nostro portiere è riuscito a fermare untori insidioso sulla linea e quando Scamacca ha colpito la traversa con un gran tiro. Ma proprio metre i nerazzurri cercavano di accorciare le distanze e riaprire la partita Bernede al 71° ha segnato il 3-0 con un gran tiro dal limite dell’area in un’azione di contropiede. Dopo 10 minuti l’Atalanta segna il gol delle bandiera con Scamacca su rigore causato da un mani in area di Bella Kotchap. Inutili in tentativi di riagguantare il risultato da parte della Dea.

La grande prestazione dell’Hellas è la dimostrazione che i problemi non sono né l’allenatore né la qualità dei suoi giocatori. Se i risultati non sono arrivati finora il problema è tutto umano, psicologico, di rapporti nello spogliatoio e di motivazioni. Evidentemente questa settimana, forte della fiducia dimostratagli dalla società e da Sogliano in particolare, Zanetti ha saputo toccare i tasti giusti facendo scendere in campo una squadra rinnovata nel morale. Il pallone si calcia con i piedi. Ma è sempre la testa che li comanda. Giovane migliore in campo.
