Seno&Seno, storica azienda veronese fondata nel 1973 dai fratelli Seno e specializzata in filatura e manutenzione di lame da taglio, ha affrontato negli ultimi anni una fase di trasformazione decisiva. L’ingresso della nuova generazione e l’improvvisa accelerazione del mercato – che ha portato il fatturato vicino ai 20 milioni di euro – hanno reso necessario un profondo ripensamento organizzativo.
Dal modello familiare alla struttura manageriale
Il passaggio generazionale è coinciso con un aumento della complessità: più personale, più commesse, più richieste urgenti. La gestione tradizionale basata su memoria ed esperienza non era più sufficiente. Da qui la scelta di intraprendere un percorso mirato alla revisione di persone, processi e tecnologie.
Le leve del cambiamento
Riorganizzazione dell’assistenza tecnica – Prima la revisione dei flussi di lavoro, poi l’introduzione di un software di pianificazione e tracciamento. Risultato: meno stress operativo e capacità di gestire migliaia di interventi in più.
CRM e sviluppo commerciale – Un CRM ha sostituito la gestione manuale delle commesse, creando un processo di vendita strutturato e condiviso. La forza commerciale opera oggi con strumenti chiari e dati accessibili.
Sviluppo manageriale – Mappatura delle competenze, team di direzione e formazione dedicata hanno favorito la partecipazione delle persone e costruito una leadership interna più consapevole.
Tecnologia e persone per una crescita sostenibile
L’adozione di strumenti digitali – dal software tecnico al CRM – ha permesso all’azienda di gestire oltre 12.000 interventi l’anno, raddoppiando il fatturato senza aumentare l’organico. Ma al centro restano le persone: coinvolgere le risorse storiche e ridurre lo stress organizzativo è stato cruciale per rendere la tecnologia davvero efficace.
Oggi Seno&Seno punta a integrare automazione e intelligenza artificiale nelle attività operative, con l’obiettivo di accelerare i processi e migliorare ulteriormente la qualità del servizio. Un esempio di come le PMI familiari possano innovare mantenendo saldo ciò che conta: il valore delle competenze umane.
