Si è conclusa domenica 30 novembre la 1ª edizione di Soave Impressioni d’Arte”, una rassegna che ha trasformato per 5 mesi il Borgo dei Borghi 2022 in un vero e proprio polo culturale di riferimento per l’arte del ‘900 e la contemporaneità.
Con oltre 23mila visitatori registrati da luglio a novembre, il progetto si afferma come uno degli appuntamenti artistici di maggior richiamo dell’anno in Veneto e nel Nord Italia.

Doppio successo espositivo

A decretare il risultato eccezionale sono state le 2 mostre nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Maria dei Padri Domenicani, nel cuore del centro storico.

“Un altro ’900. Casorati, Semeghini, Trentini e l’arte a Verona” (4 luglio – 21 settembre)

L’esposizione ha presentato 31 opere di 18 artisti, tra cui maestri come Felice Casorati, Angelo Dall’Oca Bianca, Umberto Boccioni, Aldo Semeghini, Ettore Beraldini, Pigato e Vitturi.
Realizzata in collaborazione con Fondazione Cariverona e con la collezione privata Veneri–Dalli Cani, la mostra ha offerto un raro sguardo sulle molteplici declinazioni dell’arte veronese tra Ottocento avanzato e pieno Novecento.

“…Apri gli occhi” di Omar Galliani (luglio – 30 novembre)

Il secondo capitolo della rassegna ha visto protagonista il grande maestro internazionale Omar Galliani, che a Soave ha realizzato una installazione site-specific progettata in dialogo con gli affreschi storici della chiesa.
Ispirata alla figura di Santa Lucia, l’opera principale – affiancata da altri 16 lavori del Maestro – ha offerto ai visitatori una potente riflessione sul tempo, sullo sguardo e sulla capacità di leggere il reale con occhi nuovi, intrecciando passato, presente e futuro.

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Riconoscimento nazionale: Soave inserita tra i beneficiari del FUNT

A conferma del prestigio dell’iniziativa, “Soave Impressioni d’Arte” è stata selezionata tra i progetti sostenuti dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo (FUNT), gestito dal Ministero del Turismo.
Un riconoscimento istituzionale che ne attesta la rilevanza culturale, turistica e socio-economica, premiando anche il ruolo strategico della rassegna nell’attrarre visitatori e promuovere il territorio.

Le voci dei protagonisti

«Il grande e inaspettato successo di presenze conferma che perseguire una politica della qualità, anche in campo culturale, porta sempre a risultati concreti e entusiasmanti» – ha dichiarato il Sindaco Matteo Pressi neo-eletto consigliere regionale.
«Soave è cresciuta molto come destinazione turistica negli ultimi anni e vogliamo aumentare ancora l’attrattività attraverso rassegne di alto profilo. Siamo già al lavoro per l’edizione 2026».

La curatrice Roberta Tosi, storica dell’arte: «Il riscontro del pubblico è stato straordinario: persone commosse davanti alle opere di Beraldini o davanti ai disegni di Galliani. Le testimonianze che i visitatori ci hanno lasciato sono la prova di un coinvolgimento autentico. Stiamo già preparando due nuove mostre, uniche e inaspettate, che saranno svelate nel 2026».

Grande soddisfazione anche per Luigino Mericiani, presidente dell’Associazione SoaveCultura:
«Proporre arte non significa solo offrire capolavori allo sguardo, ma permette di aprire gli occhi sulle sfumature che spesso non vediamo, sviluppando un pensiero critico e un legame profondo con il nostro passato. È così che si costruisce un futuro più solidale e sostenibile».

Verso “Soave Impressioni d’Arte” 2026

Sull’onda del successo straordinario di questa prima edizione, Associazione SoaveCulturaComune di Soave e la curatrice Roberta Tosi sono già al lavoro per il programma del 2026.
L’obiettivo dichiarato: superare le aspettative con due nuove mostre originali, innovative e di respiro internazionale, capaci di consolidare Soave come capitale veneta della cultura visiva.