Boom di turismo e lavoro. Potrebbe essere così anche in Valpolicella….

Le colline del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute nel 2019 come patrimonio culturale materiale dell’umanità (World Heritage) dall’Unesco, continuano a registrare effetti economici significativi a 6 anni dall’inserimento nella prestigiosa lista. I dati emergono dai primi risultati dello studio interdisciplinare Impatto economico dei riconoscimenti Unesco”, avviato nel 2023 dalla Cattedra Unesco dell’Università Unitelma Sapienza di Roma, diretta da Pier Luigi Petrillo, professore di Cultural Heritage and Food alla Luiss Guido Carli.
E’ la prova dell’effetto che avrebbe sull’economia della Valpolicella e veronese in generale l’approvazione della richiesta di dichiarare patrimonio universale Unesco la tecnica dell’appassimento delle uve dell’Amarone promossa dal Consorzio per la Tutela dei vini della Valpolicella.

Crescita record dell’offerta turistica

Immediatamente dopo il riconoscimento, l’area del Prosecco Superiore ha registrato un forte aumento delle strutture ricettive: +11% nel 1° anno e +28% nel 2°, con una crescita parallela dei posti letto (+9% il 1° anno e +20% il 2°).

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L’effetto non si è affievolito nel medio periodo. A 6 anni dall’ingresso tra i siti Unesco, le strutture turistiche risultano aumentate complessivamente del 45,4%, mentre i posti letto segnano un incremento del 35,4%.

Il confronto con altri paesaggi vitivinicoli di pregio – pur noti al pubblico ma privi di riconoscimento Unesco – conferma la portata del fenomeno: in queste aree l’incremento nello stesso arco temporale è stato appena del 3% per le strutture turistiche e dell’8,2% per i posti letto.

Un impulso decisivo anche alla filiera del Prosecco

L’effetto Unesco ha coinvolto direttamente anche il comparto produttivo. Nel primo anno successivo al riconoscimento, le aziende legate al Prosecco Superiore sono aumentate del 16%, mentre il numero dei lavoratori è cresciuto dell’11,4%.

Nell’arco dei 6 anni considerati, le aziende produttrici segnano un incremento totale del 17,8%, e la forza lavoro un +21,7%.

Più occupazione nei servizi turistici e nel terziario

Il riconoscimento Unesco ha avuto ricadute significative anche sull’occupazione complessiva nell’area, soprattutto nei servizi legati al turismo e nel terziario connesso. Nei 6 anni successivi, la crescita della forza lavoro impiegata in questi settori è stata pari al 12,4%, una conferma dell’importanza strategica del marchio Unesco nel favorire sviluppo economico e attrattività.

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bottiglie di Amarone

Questi dati sono oggettivi e dimostrano al di là di ogni dubbio quanto sarebbe importante per l’economia veronese avere l’agognato riconoscimento Unesco per una tecnica, quella per realizzare l’Amarone, che non vale certo di meno delle colline del Prosecco.