Pier Paolo Pasolini è stato uno dei più grandi intellettuali del Novecento italiano come scrittore, poeta, regista, sceneggiatore e drammaturgo. Una figura eclettica, lucida, visionaria e spesso provocatoria. Nato a Bologna nel 1922 e cresciuto tra il Friuli e Roma, Pasolini ha intrecciato nella sua opera impegno civile, ricerca linguistica e una costante attenzione per le periferie sociali e culturali del Paese. La sua voce, scomoda e appassionata, ha saputo denunciare le trasformazioni della società italiana con uno sguardo insieme critico e profetico.
Domenica 14 dicembre alle 18, nel Teatro Fucina Machiavelli, uno spettacolo scritto e interpretato da Lorenzo Bassotto e prodotto dal Teatro delle Quisquilie di Trento ricomporrà il ritratto di questa personalità complessa, coraggiosa e fragile al tempo stesso. Un intellettuale capace di leggere il presente con lucidità, di mettere a nudo le contraddizioni del potere e della modernità, e di trasformare la parola in un atto di verità.
Il narratore, con fatica e ostinazione, prova a raccontare ciò che “serve”, ciò che non possiamo più permetterci di dimenticare: la voce di Pasolini attraverso poesie, articoli, lettere, frammenti di film e romanzi. Nasce così uno spettacolo intenso ed emozionante, che invita lo spettatore alla riflessione, alla memoria, al pensiero. Un omaggio vivo e necessario a Pier Paolo Pasolini, alla sua eredità intellettuale e al suo coraggio di dire ciò che tutti vedevano ma pochi osavano pronunciare.
Biglietti (intero 12 euro / ridotto (under 30-over 70) 10 euro / convenzioni 8 euro / under18 5 eruo) acquistabili online su fucinaculturalemachiavelli.com o in biglietteria a partire da un’ora prima dell’inizio.
