(di Francesca Romana Riello).Verona prova a ripensare il proprio futuro partendo da un concetto semplice ma spesso trascurato: le relazioni. Si chiama Reconnect, l’economia che crea legami l’incontro promosso dal Comune di Verona insieme ad Aipec, Economy of Francesco, Fondazione Toniolo e Fondazione Edulife, in programma il 13 dicembre alla Gran Guardia, dalle 9.30 alle 12.30. Un appuntamento che mette al centro persone, imprese e territorio, ispirato al Patto di Assisi di The Economy of Francesco, sottoscritto dal Comune di Verona, primo in Italia.
Dal Patto di Assisi a Verona, il valore delle relazioni
L’obiettivo è costruire valore condiviso partendo dai legami, in un momento storico in cui la dimensione economica rischia spesso di essere separata da quella sociale. Un’idea che attraversa l’intera iniziativa e che guarda al futuro senza dimenticare il ruolo delle comunità locali e dei territori.
«Vogliamo ridare centralità ai legami che tengono insieme persone e territori, spiega l’assessora alle Attività produttive, al commercio e alle manifestazioni Alessia Rotta, e costruire un futuro economico più inclusivo, responsabile e sostenibile. Verona mette così in campo un momento di dialogo e visione condivisa, aperto a chiunque creda in un’economia che crea valore proprio a partire dalle relazioni».
L’incontro nasce dal desiderio di rimettere le relazioni umane al centro dello sviluppo, superando una visione esclusivamente finanziaria dell’economia. Un percorso che si inserisce nel solco tracciato da The Economy of Francesco, il movimento globale promosso da Papa Francesco e rivolto soprattutto a giovani economisti, imprenditori e changemaker.
Un’economia che parte dalle persone e crea legami
«Non è un progetto teorico, sottolinea la consigliera comunale Carla Padovani , ma una comunità internazionale che lavora su temi concreti come lavoro, finanza etica, ambiente, inclusione sociale, innovazione e sviluppo dei territori. L’obiettivo di Reconnect è fare rete tra istituzioni, imprese, associazioni e giovani, per diffondere una cultura economica più inclusiva, sostenibile e capace di generare legami».
Nel corso della mattinata si alterneranno voci diverse, portatrici di esperienze e prospettive differenti ma unite da una visione comune: l’idea che un’economia capace di generare benessere diffuso debba partire dalle persone. Al centro anche il tema della trasformazione digitale e dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro e sulle relazioni.
«La trasformazione digitale la viviamo da quarant’anni ,osserva il consigliere Lorenzo Didonè, ma la nuova accelerazione dell’intelligenza artificiale sta cambiando in modo profondo il nostro modo di lavorare. Con Reconnect vogliamo affermare che il futuro del lavoro si costruisce nella dimensione relazionale, perché il vero asset delle aziende sono le persone e il puro investimento economico non produce risultati se è sganciato dalle competenze e dalle relazioni».
Dialogo, lavoro e futuro condiviso alla Gran Guardia
Dalla riflessione sull’economia civile alla testimonianza dell’Economia di Comunione, dalla leadership inclusiva che guarda oltre i confini nazionali fino al lavoro come strumento di rigenerazione delle comunità, ogni intervento offrirà un tassello per costruire una narrazione più ampia e condivisa. Interverranno Sabrina Bonomi della Scuola di economia sociale, Livio Bertola di Aipec, Diletta Pasqualotto di Economy of Francesco, Antonello Vedovato di Edulife ed Elisa Coin della Fondazione Toniolo.
Dopo le relazioni, spazio al confronto diretto. I partecipanti saranno coinvolti in tavoli di approfondimento, pensati per raccogliere idee, esperienze e proposte concrete da riportare poi in plenaria. Reconnect vuole essere un laboratorio vivo, capace di generare connessioni reali e di trasformare il dialogo in visione condivisa. Perché il futuro dell’economia passa anche dalla capacità di ricostruire legami.
