(di Francesca Romana Riello) Verona si interroga sul futuro cambio d’appalto dell’ex Mondadori e sul futuro di lavoro e occupazione. Cambio d’appalto e futuro del lavoro è il nodo attorno a cui si è sviluppato l’incontro che si è svolto venerdì 12 dicembre a Palazzo Barbieri, richiesto unitariamente dalle sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e UGL Chimici.
Al tavolo si sono seduti i rappresentanti dei lavoratori insieme al sindaco di Verona Damiano Tommasi, all’assessore comunale al Lavoro Michele Bertucco, alla sindaca di Isola Rizza Vittoria Calò e al consigliere provinciale con delega alle politiche per il lavoro Francesco Casella. Presente anche la Provincia di Verona, chiamata a seguire una vicenda che riguarda da vicino il territorio.

Il cambio d’appalto e lo spostamento a Mantova
Il punto centrale del confronto è stato l’imminente cambio d’appalto che, dal primo marzo 2026, porterà al trasferimento dell’intera attività logistica oggi distribuita tra Verona e Isola Rizza verso una nuova sede a San Giorgio Bigarello, in provincia di Mantova.
Un passaggio che, per molti lavoratori, significa dover affrontare quotidianamente uno spostamento di circa 50 chilometri. Un cambio radicale nelle abitudini di vita, con ricadute evidenti sull’organizzazione familiare e sui tempi di lavoro. Preoccupazioni che i sindacati hanno messo nero su bianco, chiedendo certezze e un confronto non rinviabile.
L’impatto sui lavoratori e sugli stabilimenti veronesi
Accanto al tema dei trasferimenti, sul tavolo è finito anche il destino degli immobili che oggi ospitano l’attività a Verona e Isola Rizza. Strutture che rischiano di rimanere vuote, con conseguenze che vanno oltre i singoli stabilimenti e toccano l’intero tessuto economico locale.
Il confronto ha riportato alla luce anche il progressivo ridimensionamento di una delle aziende storiche del territorio veronese, che negli ultimi sei anni ha perso circa 500 addetti. Un dato che pesa e che alimenta timori concreti sul futuro occupazionale.

Cambio d’appalto e futuro del lavoro, l’impegno delle istituzioni
Le amministrazioni comunali e la Provincia hanno condiviso le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali, riconoscendo la delicatezza del momento. Non un semplice passaggio tecnico, ma una scelta che incide su persone, famiglie e comunità locali.
Al termine dell’incontro è arrivato l’impegno a contattare la parte datoriale per aprire un confronto sul presente e sul futuro dell’azienda. L’obiettivo, hanno ribadito le istituzioni, è chiarire tempi e prospettive e non lasciare soli i lavoratori in una fase che continua a generare incertezza.

