Quattro mini-film che raccontano il rapporto tra due simboli della cultura italiana e veronese: il vino e l’arte, ambientati in alcuni degli scenari storici più affascinanti di Verona. E’ il il progetto editoriale di Biscardo Vini, storica cantina del territorio fondata nel 1878 a Bussolengo, che si inserisce in un dialogo sempre più stretto tra cultura vitivinicola e arte. E oggi le puntate di questo viaggio dalle vigne all’arte sono disponibili sui canali social di Biscardo Vini.
Biscardo for Arts è un percorso lungo un anno che punta a valorizzare il vino attraverso quattro discipline artistiche: la calligrafia, la scultura, la musica e la danza. Sono infatti state scelte come protagoniste e animatrici di altrettanti spazi storici della città, note ma volutamente lontani dai circuiti più noti al grande pubblico: la Biblioteca Capitolare, la Provianda di Santa Marta dell’Università, l’ex Dogana di fiume e il Museo Miniscalchi Erizzo. Quattro brevi produzioni video, dirette dalla fotografa Carolina Zorzi, che creano un intreccio narrativo tra le note del vino e le specificità di luoghi che attraversano la storia antica, medievale e moderna di Verona. E oggi si possono vedere su Instagram a questo link.
Vino, arte e città: racconto in quattro video
“Biscardo for Arts è stato un viaggio straordinario. Assistere alla realizzazione di questi video, che raccontano la nostra città in un modo nuovo – e per me profondamente personale – è stato un percorso intenso e intimo al tempo stesso”, spiega Maddalena Biscardo, responsabile della comunicazione di Biscardo Vini e rappresentante della quarta generazione della cantina. “Con ogni artista e con i responsabili dei luoghi storici e culturali che ci hanno accolto si sono create connessioni autentiche e profonde. Durante ogni ripresa si percepiva un grande rispetto per i luoghi, per l’arte che prendeva forma e per il legame che si intrecciava con la storia di Biscardo”.
“Mi sono emozionata più volte: credo che questo progetto sia riuscito a esprimere la nostra filosofia, l’essenza della nostra città e la bellezza che la circonda, rivelando aspetti ancora nascosti a me, alla nostra famiglia, agli artisti e a chi rappresenta i siti coinvolti. E il viaggio non finisce qui”, anticipa. “Continuerà non solo con nuove iniziative, ma anche perché le video-storie che abbiamo creato non hanno davvero una fine: sono eterne come l’arte stessa”.

Biscardo Vini, attraverso questo progetto, interpreta le raccomandazioni della Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa, che riconosce il patrimonio culturale come una responsabilità collettiva, un investimento cui le aziende oggi sono sempre più chiamate a rispondere. Il percorso parte dalle sale della Biblioteca Capitolare che hanno ospitato Sara Caliari, calligrafa, appassionata di storia della scrittura, manoscritti e paleografia, che ha avuto il compito di interpretare la firma di Biscardo attraverso l’arte della scrittura. La Capitolare di Verona custodisce una collezione di oltre 1200 manoscritti, tra cui opere uniche al mondo, come la più antica copia del De Civitae Dei di S. Agostino.
La seconda puntata è dedicata all’intervento della scultrice Marina Bertagnin, in arte MABE, nella Provianda di Santa Marta dell’Università di Verona. Il complesso di archeologia militare, in origine destinato alla produzione di pane per l’intero contingente austriaco, oggi è anche sede della collezione d’arte contemporanea dell’ateneo veronese. I lavori di MABE, che hanno raggiunto il Louvre di Parigi, l’Art Center di Berlino e la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, hanno il compito di esaltare il tema della bellezza intesa come esperienza sensoriale ed estetica.

La terza puntata di Biscardo for Arts tocca inevitabilmente anche la musica: il gusto della sinfonia si sprigiona dalle note del Maestro Leonardo Benini che dirige un ensemble strumentale dell’Orchestra Filarmonica Futura, di cui è direttore musicale, sull’approdo dell’ex Dogana di fiume, porto di turismo fluviale nonché fino alla Prima Guerra Mondiale magazzino delle merci. Benini ha all’attivo collaborazioni come assistente alla direzione musicale per istituzioni come la Nouvel Opèra de Fribourg, l’Opèra de Dijon, l’Opèra de Lausanne e il Teatro della Maestranza di Siviglia.
Infine la danza contemporanea, collegata alla grazia del vino, è interpretata da Camilla Monga, coreografa e docente di tecniche di danza contemporanea all’Accademia Paolo Grassi di Milano, che incentra la propria ricerca coreografica su composizione musicale e coreutica. Lo scenario della quarta puntata è il Museo Miniscalchi-Erizzo, antica dimora nobiliare e residenza dell’omonima famiglia dalla metà del Quattrocento al 1977.
Cantina Biscardo, pionieri dell’export di vino
Cantina Biscardo fu fondata nel 1878 a Bussolengo da Pietro Biscardo e dai primi del ‘900 a svilupparne i lavori fu il figlio Terenzio. I figli di Terenzio, Pompilio e Luigi, negli anni ampliarono la gamma di vini, includendo Valpolicella, Bardolino, Merlot e Amarone. L’azienda poi crebbe e si espanse all’estero, toccando tra gli altri Paesi anche Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Oggi la cantina, gestita da Maurizio, Martino e Maddalena, produce vini classici veronesi ma non solo: alla produzione principale della Valpolicella si affiancano interpretazioni capaci di unire creatività e innovazione, rispetto del territorio e visione internazionale, con un sapiente uso dell’appassimento e del legno.

