Il Gruppo Riello, storico protagonista del settore termoidraulico, entra a far parte di Ariston Group, segnando la conclusione di una crisi che aveva coinvolto l’azienda negli ultimi anni. La notizia è stata accolta con soddisfazione dal Presidente della Regione del Veneto, Alberto Stefani, che ha sottolineato il ruolo centrale del marchio nell’imprenditoria veneta e nell’eccellenza produttiva del territorio.
«Riello è un marchio storico nel settore termoidraulico che da sempre è identificato con l’imprenditoria veneta e l’eccellenza del suo tessuto produttivo – ha dichiarato Stefani –. L’accordo con Ariston Group rappresenta il superamento della crisi e apre una nuova fase, verso la quale la Regione continuerà a riservare grande attenzione, garantendo collaborazione per quanto di sua competenza».
Il Presidente ha evidenziato come il settore industriale di riferimento sia strategico, legato alla transizione energetica, e che la crisi aveva messo a rischio numerosi posti di lavoro nelle diverse sedi del gruppo, anche in Veneto. «Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla soluzione raggiunta – ha aggiunto Stefani –. Questa vicenda dimostra che con la sinergia di tutte le parti interessate è possibile raggiungere obiettivi significativi per il territorio, i lavoratori e il sistema economico nazionale».
Sulla stessa linea, Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Industria al Parlamento europeo, ha definito l’acquisizione «un’operazione strategica per l’industria italiana». «Il rientro del Gruppo Riello in un grande player come Ariston assicura stabilità produttiva, tutela dei posti di lavoro e rafforzamento di una filiera essenziale per il Paese – ha sottolineato Donazzan –. La conferma degli stabilimenti e dei poli di ricerca sul territorio nazionale, con oltre mille addetti coinvolti, testimonia una visione fondata su imprese solide e investimenti duraturi».
Secondo Donazzan, l’operazione conferma l’importanza di una politica industriale lungimirante: «Il ruolo del Governo Meloni, e in particolare del Ministro Adolfo Urso, dimostra come sia possibile sostenere passaggi complessi, proteggendo occupazione, competenze e la storia industriale del Paese. Questa è la strada giusta per rafforzare la competitività dell’Italia».
