( Francesca Romana Riello).Verona, 300 posti letto per le persone senza dimora: l’accoglienza non si ferma all’inverno non è solo una fotografia dell’emergenza freddo, ma il risultato di un sistema che in città lavora tutto l’anno per togliere persone dalla strada e offrire una prospettiva concreta di autonomia.

Tra strutture annuali, accoglienza temporanea invernale e alloggi residenziali, sono 300 i posti complessivamente disponibili, destinati a uomini e donne. Di questi, 80 sono attivati per il periodo invernale, che resterà operativo fino al 30 aprile 2026. Numeri che collocano Verona, anche per l’inverno 2025-2026, tra le città venete di pari dimensione con la maggiore dotazione di servizi dedicati alle persone senza dimora.

Oltre linverno: lArea Progettuale Senza Fissa Dimora

Accanto alla risposta stagionale, il Comune ha costruito negli ultimi anni una programmazione più ampia, denominata Area Progettuale Senza Fissa Dimora, rivolta alle persone in povertà estrema e a chi vive una condizione di marginalità sociale strutturale.

L’obiettivo è chiaro: ridurre il numero di persone che vivono stabilmente in strada, attraverso un accompagnamento mirato e un’accoglienza organizzata. Un lavoro che intercetta anche una fascia sempre più presente, composta da persone senza fissa dimora ma con un’occupazione a reddito molto basso, per le quali l’accesso a una soluzione abitativa rappresenta spesso l’unico passaggio possibile per uscire dalla marginalità.

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Verona, 300 posti letto per le persone senza dimora: cresce la residenzialità

In questo quadro si inserisce il rafforzamento della residenzialità strutturata, che oggi può contare su 110 posti distribuiti in diverse realtà del territorio. Tra queste, la Casa Rossa di Quinzano, con 17 posti maschili in co-housing gestiti dalla cooperativa sociale Milonga, e Casa Corbella, ex Ca’ d’Inverno, che offre una ventina di posti tutto l’anno per persone in dimissione ospedaliera in fase di convalescenza post acuzie.

«Un risultato importante, sottolinea l’assessora alle Politiche sociali e Terzo settore Luisa Ceni, che punta a garantire servizi di accoglienza

sempre più strutturati per chi versa in stato di povertà e senza dimora. Un piano che va incontro anche a lavoratori che si trovano in condizioni di estrema fragilità economica».

Un lavoro reso possibile anche grazie al contributo del privato sociale, impegnato in prima linea in contesti segnati da una complessità crescente e da bisogni sempre più diversificati.

Accoglienza ordinaria e piano invernale

Restano attivi tutto l’anno gli asili notturni di accoglienza ordinaria, con 92 posti maschili tra Camploy, via Fedeli e Il Samaritano, e 15 posti femminili nella struttura di via Spagnolo.

A questi si aggiungono, per il periodo invernale, 80 posti supplementari distribuiti tra strutture, parrocchie e associazioni cittadine, con soluzioni differenziate per uomini e donne.

Un sistema che consente di garantire continuità nell’accoglienza, trasformando l’emergenza in un percorso stabile, che non si esaurisce con la fine dell’inverno ma accompagna le persone durante tutto l’anno.

Verona, 300 posti letto per le persone senza dimora