«L’eutanasia è materia di competenza statale. La Regione Veneto dovrebbe concentrarsi su ciò che le compete davvero». È netta la posizione di Stefano Valdegamberi, Lega, che interviene nel dibattito riaperto sulla legge regionale di iniziativa popolare sul fine vita, replicando alle recenti sollecitazioni del presidente del consiglio regionale Luca Zaia.

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Secondo Valdegamberi, il tema è già stato affrontato e chiarito in passato: la proposta di legge promossa dagli ex radicali era infatti stata rigettata dall’aula consiliare, nonostante – ricorda – le insistenti pressioni dell’allora presidente della Regione per arrivare a un’approvazione. «Lasciamo queste decisioni alla legge statale, a cui spetta la competenza – afferma – come ha giustamente ribadito anche l’attuale governatore, Alberto Stefani». Era stato proprio Valdegamberi con un abile mossa strategica a non far passare la legge sul fine vita nella passata legislatura. 

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Stefano Valdegamberi

Il consigliere invita quindi, a spostare l’attenzione su questioni concrete e irrisolte, che incidono direttamente sul tessuto economico e sociale veneto. In particolare, Valdegamberi punta il dito contro la riforma delle Ipab, mai portata a termine nel corso dei mandati di Zaia: «Un provvedimento di piena competenza regionale, rimasto incompiuto per anni, nonostante l’urgenza di dare certezze a un settore fondamentale per l’assistenza agli anziani e alle persone fragili»

Altro fronte critico è quello dell’agricoltura. «Le norme regionali sull’uso dei fitofarmaci – denuncia Valdegamberi – sono piene di assurdità e contraddizioni. Ci sono regole approvate dalla stessa Giunta Zaia, che oggi stanno producendo una raffica di sanzioni, e mettendo in ginocchio molte aziende agricole e, in alcuni casi, le stanno portando addirittura alla chiusura».

Da qui l’appello a un cambio di rotta: «Atteniamoci a normare bene ciò che è di nostra competenza e riduciamo le discussioni ideologiche su materie che spettano ad altri livelli istituzionali». Un messaggio che riporta al centro il tema delle priorità politiche regionali, in un momento in cui il confronto sul fine vita continua a dividere il mondo politico e l’opinione pubblica.