La musica non è stata solo spettacolo, ma strumento concreto di solidarietà nella terza edizione deLa Musica Si Fa Solidarietà”, andata in scena nella suggestiva cornice dell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia lo scorso 29 novembre. Una serata intensa, partecipata, capace di unire pubblico, artisti e associazioni in un unico grande progetto di comunità. Sul palco si sono alternate le esibizioni di Cafè Society, Da Fogo Evolution e Manuel Malò Band, protagonisti di un viaggio nella musica italiana dagli anni ’60 a oggi.

Ma il cuore dell’evento è andato ben oltre le note. Questo concerto è nato con l’obiettivo di sostenere l’infanzia fragile e le cure palliative dell’adulto», racconta Federico Martinelli, ideatore, organizzatore dell’iniziativa e rappresentante dell’Associazione culturale Quinta Parete. «Nel corso delle edizioni abbiamo visto come la musica possa diventare uno strumento concreto di solidarietà, consapevolezza e vicinanza alle persone più fragili». L’evento ha sostenuto cinque associazioni impegnate quotidianamente nell’assistenza e nella cura: L’Acero di Daphne, La Miglior Vita Possibile, ABEO, AmoBaldoGarda e Gi.A.Da.

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A rendere possibile la devoluzione del 100% delle offerte raccolte è stata una solida rete di sostegno istituzionale e privato: «un’alleanza che parte dal territorio», sottolinea Martinelli. Il Comune di Verona, attraverso l’Assessorato alla Salute e ai Servizi di Prossimità, insieme ad AMIA, ATV, Pellini – Verona 1922 e Tecnomed Centri Diagnostici, ha affiancato l’organizzazione, insieme a numerosi partner locali che hanno contribuito alla lotteria solidale e alla promozione dell’evento.

Fondamentale anche il supporto tecnico e operativo di Tecnoservice Verdari, SicurOne – Servizi di Sicurezza, Ennevi – Studio di Fotografia e Verona Report, che hanno garantito professionalità, accoglienza e sicurezza durante tutta la serata. Ma non è tutto! Il concerto ha ricevuto il patrocinio di importanti realtà sanitarie e del terzo settore, tra cui l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, ULSS 9 Scaligera, numerosi Ordini professionali e fondazioni nazionali. Il riconoscimento del mondo sanitario come sottolineano organizzatori e beneficiari, «rafforza il valore culturale, sociale e umano dell’iniziativa, capace di unire mondi diversi intorno al bene comune».

Grazie alla generosità del pubblico e degli sponsor, l’edizione 2025 ha permesso di raccogliere 14.315,09 euro, interamente devoluti alle associazioni beneficiarie: una parte significativa è arrivata dalla lotteria solidale, molto apprezzata dal pubblico e capace sempre di destare divertimento e curiosità. Quest’anno i risultati sono anche numeri che raccontano storie: una donazione speciale è stata destinata ad AmoBaldoGarda in memoria di Luigina Benetti. Un gesto voluto dalla famiglia che, come spiegano gli organizzatori, «testimonia come il bene ricevuto possa trasformarsi in un ricordo attivo e in un sostegno concreto verso chi si prende cura degli altri, addirittura con i giovani nipoti parte attiva del concerto nell’ambito della lotteria.»

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La ripartizione delle donazioni è stata così devoluta: 4.500,00 euro a L’Acero di Daphne; 3.500,00 euro a La Miglior Vita Possibile; 3.000,00 euro ad ABEO; 2.200,00 euro a AmoBaldoGarda; 1.115,09 euro a Gi.A.Da. «Essere inseriti tra i beneficiari di questo evento è per noi motivo di grande gratitudine», afferma Stefano Bellon, segretario generale della Fondazione La Miglior Vita Possibile. «I fondi raccolti saranno destinati alle cure palliative pediatriche e alla realizzazione del nuovo Hospice pediatrico del Veneto. Sostenere la nostra Fondazione significa aumentare la sensibilizzazione su un tema urgente e ancora poco conosciuto».

Per ABEO, come spiega Guido Vincenzi, «“La Musica Si Fa Solidarietà” è molto più di un concerto: è un gesto collettivo di responsabilità e di cura. Ogni nota suonata è diventata un aiuto reale per le famiglie e un messaggio di vicinanza che parla di umanità e futuro». Ivan De Beni, di AmoBaldoGarda, sottolinea l’importanza della risposta del pubblico: «La grande partecipazione conferma che l’attenzione verso i più fragili è sentita dalla comunità. Ogni donazione, piccola o grande, ci permette di continuare a garantire dignità e qualità di vita a chi assistiamo».

Anche Anna Maria Nalini di Gi.A.Da evidenzia il valore emotivo della serata: «È stata una serata intensa ed emozionante, in cui la musica ci ha uniti per sostenere i progetti delle nostre associazioni e far conoscere le realtà di ascolto e assistenza presenti sul territorio». Conclude Federico Martinelli: «Le tre edizioni del concerto hanno permesso di raccogliere complessivamente circa 45.000 euro ma il valore più grande è aver dato voce a tematiche spesso silenziose e aver dimostrato che condividere idee e progetti può diventare un potente motore di cambiamento». A Verona, per una sera, la musica ha saputo farsi cura, memoria e impegno concreto.