(Angelo Paratico) Sempre più persone ritornano al lavoro a maglia, anche manager di grosse imprese che stanno riscoprendo i benefici di questa antica arte. E non sempre si tratta di donne, perché lavorare a maglia può aiutare a ridurre l’ansia, può aumentare l’autostima e migliora la concentrazione, stimola la consapevolezza visiva e permette di gestire la rabbia e alleviare la depressione.

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L’unica memoria negativa di donne che lavorano a maglia riguarda le famose tricoteuse della Rivoluzione francese. Questo termine è spesso usato per indicare le donne che sedevano a sostenere i politici più estremi nella Convenzione Nazionale, e partecipavano alle riunioni dei club giacobini e alle udienze del Tribunale Rivoluzionario.

Una delle prime insurrezioni dell’era rivoluzionaria fu la Marcia delle donne su Versailles del 5 ottobre 1789. Infuriate per i prezzi elevati dei generi alimentari e sobillate dai giacobini per la carenza di cibo, le donne dei mercati di Parigi marciarono verso la residenza reale del Palazzo di Versailles per protestare. Erano migliaia e le loro richieste di pane furono soddisfatte. Il re Luigi XVI fu costretto a muoversi e il successo inaspettato della marcia conferì uno status quasi mitico alle donne del mercato, fino ad allora in ombra. Quel movimento spontaneo non ebbe figure centrali a cui attribuire il comando ma l’identità di gruppo delle donne rivoluzionarie divenne molto forte. Furono dette le “Madri della Nazione” e vennero lodate e sollecitate dai governi che si succedettero per anni dopo la marcia. Ma alla fine, il comportamento turbolento e testardo delle donne del mercato divenne un peso per il governo rivoluzionario, che si andava facendo sempre più autoritario.

Henri Baron The Tricoteuses of the Guillotine on the Steps of the Church of Saint Roch 16th October 1793 colour engraving MeisterDrucke 146888

Uno degli aspetti più noti riguarda il fatto che presidiavano le strade e se vedevano un uomo o una donna che non portava la coccarda tricolore o il berretto frigio in testa li insultavano. Questo portò una delibera nell’Assemblea Rivoluzionaria che stabilì che uno poteva vestirsi come gli pareva, indipendente dal suo status sociale. Prima di allora in tutta Europa uno era obbligato a vestirsi seguendo il suo status, i mugnai da mugnai, i vetrai da vetrai, e nessun contadino si poteva vestire da nobile.

Quando nel 1793 iniziò il Regno del Terrore, le donne del mercato, pericolosamente imprevedibili, furono messe al bando: a maggio furono escluse dai loro tradizionali posti nelle tribune degli spettatori della Convenzione Nazionale e pochi giorni dopo fu loro ufficialmente escluse da qualsiasi tipo di assemblea politica. Si disse che le donne del mercato hanno svolto un ruolo importante nella storia delle strade di Parigi, fin quando il loro potere fu improvvisamente limitato. Il 21 maggio 1793 vennero escluse per decreto dalle tribune della Convenzione e il 26 maggio gli fu vietato di partecipare a qualsiasi assemblea politica. Private della loro partecipazione attiva alla politica, le donne del mercato di Parigi divennero le orrende tricoteuses, e fra una esecuzione e l’altra tornavano a lavorare a maglia.

Lesueur Tricoteuses 1793

Le veterane della marcia e le loro numerose seguaci continuarono a riunirsi davanti alla ghigliottina in Place de la Révolution (oggi Place de la Concorde) come spettatrici, mantenendo i loro comportamenti da furie. Urlavano ai condannati a morte: a morte, traditori del popolo! Oppure: alla ghigliottina tutti i nobili! Urlavano poi insulti a quei poveri disgraziati prossimi alla morte. Caduta la lama, il boia alzava le teste recise e grondanti sangue, tenendole per i capelli e quelle rinnovavano gli insulti con battimani e grida di gioia.