All’AOUI di Verona l’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare, diretta dal 2015 dal professor Gian Franco Veraldi, cura le patologie dei vasi sanguigni dalla base del cranio alla caviglia, diventando in dieci anni un Hub regionale di riferimento con migliaia di pazienti trattati.
Oggi si intervengono con successo anche pazienti molto anziani, evitando amputazioni e salvando vite in caso di aneurismi dell’aorta, spesso silenziosi ma potenzialmente fatali. Il reparto tratta inoltre stenosi carotidea, vene varicose e fistole per dialisi, operando in stretta collaborazione con il 118 per le urgenze.
L’équipe conta 7 chirurghi e svolge circa 1.000 interventi l’anno: 150 sull’aorta, 150 sulle carotidi, 200 rivascolarizzazioni periferiche, 250 interventi flebologici e 150 per traumi o aneurismi viscerali. Il 60% delle procedure è mini-invasivo endovascolare.

A Verona vengono utilizzate protesi e stent di ultima generazione, dal valore tra 10.000 e 40.000 euro, che riducono i tempi operatori e il ricovero. Tra questi, lo stent BeFlared consente riparazioni precise dell’aorta toraco-addominale: AOUI è stata prima in Veneto e seconda in Italia a impiegarlo.

Il decennale è stato celebrato con il “Vascular Symposium Verona”, che ha riunito specialisti italiani e stranieri.
«Siamo cresciuti molto — conclude il prof. Veraldi — grazie alla fiducia dell’Azienda e dell’Università, che continuano a investire in tecnologie innovative a beneficio dei pazienti».
