Strategico il lavoro degli autotrasportatori che garantiscono i collegamenti con Austria e Germania
Flavio Tosi è intervenuto con un’interrogazione nella commissione Trasporti del Parlamento Europeo di cui fa parte per chiedere che cosa la Commissione intende fare per porre fine ai divieti austriaci al Brennero, che da anni ostacolano il principale corridoio merci tra Italia, Germania e Austria, dove transita oltre il 70% del traffico su strada. Una situazione aggravata dalla chiusura temporanea del traforo del Monte Bianco e dalle manutenzioni periodiche al Frejus.
Forza Italia, ribadendo la sua vicinanza al mondo del lavoro, delle imprese e degli autotrasportatori, “che ogni giorno garantiscono la continuità dei rifornimenti e la competitività del sistema produttivo italiano ed europeo”, chiedeva alla Commissione europea di garantire la libera circolazione al Brennero, di valutare l’apertura di un tavolo permanente con Italia, Austria e Francia – anche alla luce del Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi – e di rafforzare con i fondi TEN-T e CEF le infrastrutture e i corridoi alternativi, indispensabili per rendere più resiliente il sistema dei trasporti alpini.

Proprio su quest’ultimo punto la Commissione europea ha ribadito l’impegno, attraverso uno stanziamento di 51,515 miliardi di euro nel periodo 2028-34, per la realizzazione delle rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), compresi i principali corridoi transalpini.
L’apertura della Commissione sul Brennero
Afferma Tosi: “È fondamentale riprendere i negoziati a livello europeo per superare i divieti austriaci al Brennero. È positiva dunque l’apertura della Commissione. Il nostro obiettivo è tutelare gli autotrasportatori e le imprese italiane. È in gioco la competitività del nostro Paese e il principio stesso della libera circolazione delle merci, che è alla base del mercato unico. Forza Italia nel PPE continuerà a battersi perché l’Unione europea agisca con soluzioni concrete e condivise, a tutela di chi ogni giorno lavora sulle strade per far muovere l’economia europea”.
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