Ecco una delle più celebri copertine disegnate dal grande artista Achille Beltrame (Arzignano, 19 marzo 1871 – Milano, 19 febbraio 1945) che per 50 anni fu l’autore delle copertine del popolarissimo settimanale La Domenica del Corriere. Questa è datata 6 gennaio 1901 e mostra una locomotiva che entra in stazione, mentre una con indicato il XIX secolo s’allontana.

Beltrame le disegnò dal 1899 al 1944, e molte fra queste sono caratterizzate da una grande visione che travalicava lo spazio e il tempo. Come il veronese Emilio Salgari, egli possedeva una sorta di occhio mistico che gli faceva vedere cose che gli altri due suoi occhi non potevano vedere.

Vien quasi da chiedersi se quelle persone esultanti sapessero cosa incombeva su di loro. Intuivano i grandi stravolgimenti che il XX secolo avrebbe portato? la Rivoluzione russa, le due guerre mondiali, intervallate dalla Grande depressione nella prima metà del secolo e dalla terza rivoluzione industriale fino all’era della rivoluzione informatica e della globalizzazione, nella seconda metà e nella quale ancora ci troviamo ancora immersi, alle soglie del 2026.
Quelle che seguono, invece, sono le due copertine del 3 gennaio 1926, 100 anni fa, che mostrano un incidente sul ghiaccio a Campotto (Ferrara) e quella sul retro (le tavole di Beltrame erano sempre due) mostra degli scrittori giapponesi che a Tokyo mentre distribuiscono le proprie opere al pubblico, senza passare per le librerie.

