24 milioni di fondi europei distribuiti sul territorio. Il sindaco: non basta accedere alle risorse, bisogna saperle investire

Ulteriori 5 autobus per il trasporto pubblico, nuova tecnologia per la Centrale comunale del Traffico e altri 29 alloggi di edilizia residenziale riqualificati. Sono queste le ultime azioni che il Comune metterà in atto attraverso i fondi del finanziamento POR-Programma operativo Regionale FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) 2014-2020, a conclusione del progetto. Complessivamente il Comune di Verona, nell’area urbana che comprende anche San Giovanni Lupatoto e Buttapietra, ha riversato sul territorio 24 milioni di euro in sette anni. Per la precisione 16 milioni e 480 mila euro derivanti da fondi europei e 7 milioni e mezzo di cofinanziamento locale. Spesi direttamente o attraverso le aziende partecipate. Il Comune, infatti, è autorità urbana, quindi partecipa ai bandi grazie alla sua capacità progettuale ma può poi ridestinare le risorse agli enti pubblici per interventi mirati.

Tra gli obiettivi del Fondo europeo il miglioramento della vivibilità e della sostenibilità, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più in difficoltà. Verona ha scelto due linee di indirizzo: lotta all’inquinamento e inclusione sociale. 

Lotta all’inquinamento. Chiuderanno il cerchio l’acquisto di nuovi bus per 604 mila euro e l’installazione di nuove tecnologie informatiche per ottimizzare il lavoro della Centrale del Traffico per altri 215 mila euro. Ma numerose sono state le azioni messe in campo nell’ambito del Programma operativo Regionale sull’Asse 6, dedicato allo Sviluppo Urbano Sostenibile. È stato rinnovato il parco mezzi del trasporto pubblico locale con l’acquisto da parte di Atv di 19 bus urbani e 9 sub-urbani per un totale di 4 milioni e 200 mila euro di fondi europei e 2 milioni e 850 mila euro di cofinanziamento. Sono stati attivati sistemi di monitoraggio della flotta e del traffico per altri 5 milioni e mezzo di euro. Acquistata attrezzatura di bordo per i bus per 742 mila euro. E poi, in tema di digitalizzazione, realizzata la piattaforma MyData e il servizio digitale MyCity per 1 milione e 900 mila euro.

Inclusione sociale. La riqualificazione di ulteriori 29 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà sia di Agec che di Ater, dislocati tra Verona e San Giovanni Lupatoto, comporterà una spesa di 975 mila euro. Alla quale si aggiungono gli investimenti fatti negli anni precedenti, ossia la ristrutturazione in corso dell’asilo notturno Camploy per 1 milione e 316 mila euro, nuovi 19 appartamenti in via Merano per il co-housing dedicato a persone diversamente abili o anziani per 2 milioni e 280 mila euro, il recupero di 46 alloggi Agec e 69 case Ater per un totale di 4 milioni e 400 mila euro.

“Sono stati riversati sul territorio 24 milioni di euro non solo grazie alla capacità di accedere ai fondi pubblici, ma anche di saperli investire nell’interesse della città – ha detto Sboarina -. Molto spesso, infatti, il problema principale non è tanto reperire le risorse ma poi avere una visione chiara di dove destinarle, a seconda delle priorità locali. Ringrazio pertanto anche i sindaci di San Giovanni Lupatoto e di Buttapietra per la collaborazione. In questi anni di lavoro abbiamo puntato su due linee di indirizzo prioritarie chiare, da una parte la lotta all’inquinamento, e quindi azioni di tutela ambientale, dall’altra l’inclusione sociale, per andare incontro alle categorie fragili che la pandemia ha ulteriormente penalizzato”.

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