Quarant’anni al fianco di chi è rimasto indietro. Quarant’anni di accoglienza concreta, di mani tese, di oggetti recuperati e vite ricostruite. Emmaus Villafranca celebra il traguardo dei quattro decenni di attività, e lo fa tornando là dove tutto è iniziato: nella parrocchia di Madonna del Popolo, cuore pulsante dell’esperienza nata nel 1985, quando un gruppo di volontari promosse un campo di lavoro nella scuola abbandonata di Pozzomoretto, ispirandosi al movimento internazionale fondato dall’Abbé Pierre.

La ricorrenza sarà festeggiata lunedì 21 aprile con un momento di incontro presso la sede della comunità, in località Emmaus, e un pranzo comunitario nella parrocchia madre. Accanto ai fondatori Renzo Fior e Silvana Nogarole, saranno presenti figure di rilievo come Patrick Atohoun, presidente di Emmaus Internazionale, proveniente dal Benin, il vescovo di Verona Domenico Pompili e il sindaco di Villafranca, Roberto Dall’Oca.

emmaus

La storia di Emmaus Villafranca è fatta di volti, di storie spezzate e poi ricucite, di gesti concreti e di una visione del mondo fondata sull’inclusione e la solidarietà. Dal piccolo mercatino allestito sopra la chiesa in costruzione si è passati, nel tempo, a una struttura complessa e vitale: una casa comunitaria per circa venti persone, spazi per l’accoglienza in emergenza, uffici associativi e il grande mercatino dell’usato, dove mobili, libri, abiti, lampadari e oggetti raccolti negli sgomberi trovano nuova vita.

Ma non si tratta solo di riutilizzo: è un’economia del senso, in cui la seconda vita degli oggetti riflette la rinascita delle persone. In 40 anni, la comunità ha accolto oltre 850 persone – uomini soli, donne, famiglie e minori – e ha fatto dell’impegno civile un pilastro costante.

Il lavoro è il motore di tutto, come ha ricordato Renzo Fior: «Emmaus è una comunità di accoglienza, ma anche di lavoro. Ogni persona, se in grado, ha il dovere e il diritto di contribuire, per vivere con dignità e senza dover tendere la mano». Una filosofia che si traduce in impegno anche oltre i confini locali: in questi anni Emmaus Villafranca ha finanziato progetti in 39 Paesi, inviando circa 3,8 milioni di euro e 40 container di materiali in luoghi segnati da povertà e conflitti – dall’Africa all’America Latina, dai Balcani al Medio Oriente.

IMG 1366

Tra i progetti più significativi spicca SOS Casa, cooperativa fondata nel 1990, che oggi gestisce 50 alloggi per 110 persone, offrendo case a canone calmierato e promuovendo il diritto all’abitare per chi si trova in difficoltà. Una realtà che ha permesso a numerose famiglie di ricostruire una quotidianità stabile, integrandosi nei quartieri e riscoprendo una cittadinanza attiva.

Durante il 2025 sono previsti concerti, spettacoli teatrali e incontri sui grandi temi che da sempre animano il lavoro della comunità: diritti umani, giustizia sociale e ambientale, libertà di circolazione, pace e lotta alla miseria. «Emmaus – sottolinea Fior – è anche un impegno politico nel senso più alto: per affermare i diritti di chi non ha voce».

IMG 1367

Un messaggio ribadito anche da Patrick Atohoun, che ha voluto essere presente a Villafranca per omaggiare una realtà che ha saputo costruire ponti, oltre le differenze, e generare fiducia dove tutto sembrava perduto: «Emmaus Villafranca è sempre stata presente nelle lotte più urgenti del nostro tempo. È un esempio di comunità che sa ascoltare, condividere, costruire. Anche nei momenti più difficili, ha saputo tendere la mano, senza chiedere nulla in cambio».

E proprio sulla fiducia si è soffermato il sindaco Dall’Oca, nel suo saluto: «Emmaus offre qualcosa di prezioso: la possibilità per le persone di ritrovare fiducia in sé stesse, nelle proprie capacità, nella propria dignità. È questo che rende la vostra presenza così essenziale per Villafranca».

Quarant’anni di Emmaus Villafranca raccontano una storia che non è solo locale, ma universale. Una storia che dimostra come, partendo da un vecchio edificio scolastico e da un pugno di ideali, si possa cambiare il mondo, un gesto alla volta.