Verona Polis è l’osservatorio territoriale fondato da Giorgio Massignan, architetto, studioso di urbanistica e già assessore con questa delega nella giunta Sala (1992/93). In Verona Polis molte persone competenti che hanno a cuore Verona e si battono per “l’urbanistica partecipata’, ovvero perché le scelte delle amministrazioni comunali, di qualsiasi colore politico siano, vengano prese attraverso un confronto con i cittadini e non solo sulla base delle richieste del business.
(di Giorgio Massignan) Nonostante i propositi della Giunta comunale di rendere partecipi i cittadini e le loro organizzazioni sui contenuti della pianificazione del territorio, coloro che risultano sgraditi vengono sistematicamente ignorati e non informati sugli incontri relativi al Progetto Preliminare, al Pay e a tutto quello che riguarda l’urbanistica cittadina.
Ovviamente, si tratta di incontri di solo ascolto e non di reale partecipazione ai lavori.
Le obiezioni di Verona Polis
Personalmente, a nome e per conto dell’Associazione Verona Polis, quando ho partecipato perché informato da qualche amico, ho espresso le mie opinioni sul metodo e sui contenuti della pianificazione della vicesindaca Barbara Bissoli. In breve sintesi avevo manifestato queste obiezioni:
La buona disciplina urbanistica consiglia di pianificare il territorio a cosiddette “bocce ferme”. Così non è stato e il Consiglio comunale ha già deliberato di trasformare l’area agricola della Marangona in edificabile e, in deroga, si sta permettendo il cambio di destinazione d’uso in alberghiero di due edifici in centro storico (Palazzo Bottagisio, e l’ex caffè Dante).
Ho chiesto perché, prima di accingersi ad affrontare una nuova pianificazione non si è tentato di modificare le destinazioni urbanistiche definite dal PAQE regionale (Piano d’Area Quadrante Europa), che vincolano pesantemente le scelte territoriali.
Si insiste sulla rigenerazione del patrimonio edilizio non utilizzato, ma non si è provveduto a mappare e conseguentemente realizzare i piani di rigenerazione delle tante aree industriali dismesse, che avrebbero potuto sostituire le funzioni destinate alla Marangona.
Si sostiene il contenimento dell’uso del suolo, ma è prevista la costruzione di 5.500 nuovi alloggi in 10 anni.
Nella relazione si afferma di voler aumentare il trasporto pubblico, addirittura con la previsione di sostituire il 40% del trasporto privato su gomma, ma vengono previsti il traforo della collina, la strada Mediana nell’area del Parco dell’Adige, la Strada di Gronda e i raccordi con la Transpolesana.
Molto probabilmente le mie obiezioni non sono piaciute e così Verona Polis è stata cancellata dagli elenchi delle associazioni da invitare.
