Il sindaco di Villafranca rilancia: “La linea Verona–Aeroporto–Mantova è più realizzabile e urgente. Il Garda? Progetto complementare, ma servono tempi certi”

Il nuovo collegamento ferroviario tra Verona, l’Aeroporto Catullo e la sponda orientale del Lago di Garda torna al centro del dibattito politico e infrastrutturale. A intervenire sul tema è Roberto Dall’Oca, sindaco di Villafranca, che ripercorre la lunga storia del progetto e invita a puntare con decisione sulla realizzazione della tratta tra Verona Porta Nuova, l’Aeroporto Catullo e Mantova, considerandola la soluzione più concreta e urgente.

villafranca scaled 1

“La connessione ferroviaria con l’aeroporto di Verona è un obiettivo strategico fissato già dal CIPE nel 2001, all’interno del Piano per i collegamenti ferroviari con gli aeroporti veneti – ricorda Dall’Oca –. Nel 2008 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aveva esaminato il progetto preliminare, poi sospeso per permettere integrazioni e superare alcune criticità, tra cui un’analisi costi-benefici basata sui passeggeri del Catullo di allora. Oggi, con un aeroporto e una città in forte crescita, quella valutazione risulta chiaramente superata.”

Il sindaco sottolinea come il progetto del 2008 prevedesse un costo di 90 milioni di euro, cifra che oggi si aggira intorno ai 500 milioni. “Se i nostri padri avessero calcolato le grandi opere solo sui numeri dell’immediato, oggi non avremmo le autostrade che utilizziamo quotidianamente. La visione deve essere di lungo periodo.”

Dall’Oca ricorda anche le tappe istituzionali che hanno rafforzato il sostegno al progetto: nel 2018 il Parlamento indicava la necessità di proseguire la programmazione per il collegamento ferroviario con l’aeroporto; nel 2019 i Consigli comunali di Villafranca e Sommacampagna, insieme alle Province di Verona e Mantova, approvavano delibere per sollecitare la realizzazione dell’opera. Più recentemente, la stessa Provincia di Verona ha chiesto di individuare la soluzione più rapida tra i progetti in discussione, inclusa la connessione ferroviaria verso il Garda.

Due progetti, priorità diverse

Il sindaco distingue chiaramente tra i due percorsi attualmente in esame:

  • Il collegamento Verona–Aeroporto Catullo–Mantova: utilizza il tracciato ferroviario esistente, è inserito nella pianificazione territoriale a tutti i livelli e non presenta particolari criticità ambientali. “È un progetto maturo, condiviso da enti locali e Regioni, e può essere realizzato in tempi relativamente brevi.”
  • Il collegamento con il Lago di Garda: si tratta di un progetto più ambizioso, ma ancora in fase embrionale. “I numeri parlano di 10 milioni di turisti sulla sponda orientale, ma solo una minima parte arriva in aereo – osserva Dall’Oca –. Inoltre, la linea prevista si troverebbe a oltre 500 metri dai centri abitati e fino a un chilometro da lago, alberghi e servizi turistici. Non è scontato che cittadini e visitatori abbandonino i mezzi privati o i bus turistici per usare un treno con frequenza ridotta, soprattutto nei mesi invernali.”

Il progetto verso il Garda prevede un solo binario, con tutti i limiti logistici e ambientali che ciò comporta. Secondo le stime, la realizzazione richiederebbe non meno di dieci anni e un investimento di circa 1,4 miliardi di euro.

“Non si tratta di scegliere, ma di partire”

“Il collegamento con il Garda è un progetto di visione e ringrazio la Vicepresidente Elisa De Berti per l’impegno, ma ritengo che i due interventi non siano alternativi, bensì complementari – conclude Dall’Oca –. Detto questo, è necessario iniziare da ciò che oggi è più urgente e realizzabile: la tratta Verona–Aeroporto–Mantova. È un’opera che può essere portata a termine in tempi certi e che rappresenta una risposta concreta alle esigenze del territorio.”

Il sindaco di Villafranca lancia quindi un appello alle istituzioni e alla politica: “Dopo 25 anni di attese, serve coesione per chiudere finalmente un cerchio aperto da troppo tempo. È il momento di passare dalle parole ai fatti.”