Il parare negativo dato dalla 2ª Circoscrizione al progetto di costruire uno studentato in via Sacchi, quartiere Ponte Crencano al confine con il quello Pindemonte, trova riscontro nei residenti della zona.
Studentato. un’altra crepa nella maggioranza di Tommasi
Ed è proprio questo che spiega una stranezza politica. La maggioranza della 2ª Circoscrizione è dello stesso colore politico dell’amministrazione Tommasi. Ciò nonostante si è espressa contro il progetto sostenuto dalla vice-sindaca Bissoli. Un segnale positivo di libertà, anche se vanificato dal fatto che si tratta di un parere non vincolante. Ed in 4ª Commissione la consigliera Jessica Cugini, di Sinistra Italiana, si è espressa contro il progetto.
Tanto che l’amministrazione comunale se n’è fregata allegramente ed ha continuato imperterrita a perseguire il suo disegno.
Ma che il quartiere sia apertamente contrario è testimoniato dal fatto che s’è costituito spontaneamente un comitato per contrastarlo. E’ il Comitato ASMA, associazione salute Maria Ausiliatrice, che ha convocato un’assemblea aperta a tutti presso il teatro parrocchiale di via Prati 10 per lunedì 28 luglio alle 20,30 per discutere della questione.
Perché, si chiedono i residenti della zona che hanno presenziato alla seduta della 4ª Commissione consigliare sull’argomento, andare a cementificare un’area verde, con tutte le strutture dismesse che ciò sono in città? Per di più lontana dall’Università, costringendo gli studenti a degli spostamenti illogici che avranno l’effetto di produrre inutilmente altro traffico.
E non solo.
«Sarà la fine del quartiere, soffocato dal traffico e da un inurbamento inimmaginabile – prevede Chiara Gagliano, giovane universitaria che fa parte del Comitato presente alla seduta-. Sarebbero questi gli amministratori del verde e delle piste ciclabili?»

«Di alternative – osserva- ce ne sono quante si vuole. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Quattro quinti di Verona Sud con edifici dismessi e abbandonati; l’Arsenale di cui ancora non si sa che cosa fare; c’è il seminario a San Massimo inutilizzato con non si sa quanti opposti letto; a Verona siamo pieni di caserme in disuso, per non parlare dell’enormità dell’ospedale militare in pieno centro completamente vuoto. Questo è solo quello che mi viene in mente sul momento.
Volevano proprio farli venire qui? C’è l’istituto San Carlo ormai dismesso da diversi anni…»
«E poi,- aggiunge Chiara– c’è l’impatto disastroso che avrebbe sulla vita del quartiere.
Si andranno ad aggravare diverse problematiche preesistenti, tra cui: parcheggi auto, viabilità e un quartiere già sovrappopolato a cui serviva un’aerea verde.

Per non parlare dell’impatto ambientale, ulteriore inquinamento e una nuova costruzione a ridosso del Lori’. Una presenza da non sottovalutare, visto che è noto che in caso di piene improvvise potrebbe portare dei problemi».
E, ciliegina sulla torta, un commento sull’atteggiamento della maggioranza di Tommasi, che secondo la nostra interlocutrice, «sta dimostrando il massimo disprezzo per la democrazia, dato che il presidente della Commissione si è rifiutato di dare l’occasione ai residenti di esprimere la loro opinione. Viva la democrazia!»
