Il settore lapideo è una voce importante ed anche tradizionale dell’economia veronese. Valpolicella-Val d’Adige e Valpantena costituiscono uno dei più importanti distretti italiani del marmo.

Lunedì a Fumane il consigliere regionale Alberto Bozza ho organizzato la tavola rotonda dal titolo “Il comparto della pietra e del marmo a confronto”, con l’intervenuto dell’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin davanti ad un centinaio di persone tra le quali sindaci, amministratori locali, imprenditori, operatori del settore e associazioni di categoria.
Quello che è emerso dall’eventoè la necessità di incentivare il riutilizzo di materiale inerte prodotto dalla lavorazione della pietra e del marmo e riconoscere i residuati delle lavorazioni come sottoprodotti da adibire ad altri utilizzi. Ridurre la tassa ambientale per le aziende che adottano pratiche green di riutilizzo del materiale lavorato.

Bozza ha illustrato le iniziative che sta portando avanti in Regione per sviluppare l’economia circolare e sostenere il settore lapideo del Veronese, che “in particolare – ha detto- in Valpolicella e Lessinia è strategico”.
Economia circolare nel settore lapideo
Bozza ha ricordato la sua mozione attraverso la quale “la Regione ha istituito un tavolo tecnico di coordinamento proprio per definire il tema del riutilizzo dei prodotti e il riconoscimento dei sottoprodotti della lavorazione del marmo e della pietra. Sottoprodotti che possono essere riutilizzati come materie in altre filiere produttive o nei lavori pubblici, soprattutto infrastrutturali. Questo permetterebbe alle aziende di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti e di capitalizzare con la vendita ad altre filiere produttive dei residui lavorati.

“Forza Italia con i consiglieri Bozza e Boron è impegnata anche a far approvare la proposta di legge per l’incentivazione del trattamento e recupero dei rifiuti speciali, che prevede – ha detto Bozza – anche riduzione dei costi dell’Ecotassa per chi si impegna a riutilizzare i materiali di lavorazione e a favorire l’economia circolare”. Bozza ha anche ricordato l’impegno affinché la regione sviluppi “una piattaforma informatica di incroci della domanda e offerta dei sottoprodotti delle lavorazioni”.
Bozza si è infine impegnato a raccogliere le osservazioni del comparto della pietra e del marmo del Veronese per raccoglierle in un documento da portare al Ministero dell’Ambiente: “E’ chiaro che serve anche l’ombrello legislativo nazionale, l’obiettivo è fare massa critica per arrivare a una legge statale che semplifichi le procedure di riconoscimento di cosa è rifiuto e cosa è sottoprodotto nei procedimenti di estrazione e lavorazione del comparto lapideo”. L’obiettivo è stilare il documento d’indirizzo entro Marmomac.
