( o.a.) E’ successo martedì mattina a Cadidavid. Un pirata della strada ha travolto un ciclista martedì intorno alle 7.30, in via Belfiore/via Dei Santi a Cadidavid. Le dinamiche del sinistro sono state narrate dallo stesso ciclista, attualmente ricoverato a Borgo Trento, che ha informato gli agenti della Polizia locale su quanto accaduto.
In transito dalla via Belfiore verso piazza Roma a bordo della sua bicicletta, è rimasto coinvolto in uno scontro con un’autovettura di piccola cilindrata di colore bianco, il cui conducente, subito dopo il sinistro, si è dato alla fuga.
Sono quindi immediatamente scattati da parte della Polizia locale i controlli per verificare la presenza di telecamere nella zona, essenziali per acquisire le immagini utili per l’identificazione del veicolo e, con esso, del responsabile dell’incidente.

L’escalation del pirata della strada
Ormai non passa giorno che in Italia qualcuno non venga investito, ferito e magari anche ammazzato e che l’investitore anziché fermarsi, scendere dalla macchina e prestare soccorso, scappa. L’intenzione è di farla franca. Cosa ormai piuttosto difficile visto che le strade italiane sono piene di telecamere. E fortunatamente non succede quasi mai. Ma il ripetersi in crescendo di questi atti ignobili dovrebbe indurre a due considerazioni.
La prima è che bisogna domandarsi il perché di questa escalation. Una volta c’era qualche caso, ma non con la frequenza di oggi. Quindi vuol dire che qualcosa è cambiato. Sicuramente il senso civico ed il livello di umanità degli automobilisti. Ma ci dev’essere qualcos’altro. Un fattore culturale che ha abbassato il rispetto per il prossimo e per la vita altrui. Patenti conseguite in maniera truffaldina, come è emerso in più di qualche occasione anche a Verona dove stranieri che nemmeno parlano l’italiano riescono a prendere la patente con trucchi tecno. E poi deve giocare un ruolo non secondario il fatto che troppe auto, soprattutto di stranieri, circolano senza assicurazione. E così, per evitare di essere scoperti e soprattutto per non essere chiamati a pagare i danni provocati in prima persona, molti scappano.
La seconda è che su chi scappa dopo aver investito qualcuno o provocato un o scontro, dev’essere punito in modo esemplare. Cosa che non avviene anche perché se questi crimini, perché di crimini si tratta, continuano a ripetersi, significa che la speranza di farla franca è più forte della deterrenza della punizione. E questo non è più tollerabile.
