Ancora al centro di polemica la casa di riposo di Villafranca
La CISL FP, FP CGIL e CSA, denunciano a la persistente mancanza di dialogo con la direzione della casa di riposo Morelli Bugna di Villafranca. Nonostante la richiesta urgente di incontro inviata da tempo, la struttura lo ha ignorato, aggravando un clima già teso tra lavoratori e governance.
L’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione è stato accolto positivamente dai sindacati, ma non ha ancora portato all’apertura di quel tavolo di confronto i. «Ora che il Cda è operativo, non ci sono più scuse: il confronto deve iniziare subito» dichiara Giovanni Zanini, segretario generale CISL FP Verona.
La situazione è ulteriormente complicata dalla recente sentenza della Corte, che ha rigettato l’appello della struttura e riconosciuto il diritto dei lavoratori alla retribuzione per il tempo impiegato a indossare e togliere la divisa aziendale, pari a 15 minuti giornalieri. La Morelli Bugna è stata condannata al pagamento delle somme arretrate dal febbraio 2014. Un duro colpo per l’amministrazione, che ora dovrà affrontare un ristoro economico significativo.
I sindacati. Anche altre problematiche alla Morelli Bugna
I lavoratori segnalano anche diverse problematiche, come la carenza cronica di personale. Ma ad irritarli che alcune decisioni interne che considerano umilianti, come quella che limita l’accesso ai reparti con borse di piccole dimensioni; la richiesta di 6 timbrature giornaliere.
«Trattare tutti i lavoratori come potenziali colpevoli mina la fiducia e la dignità all’interno della struttura» sottolinea Zanini. «La casa di riposo non è solo un luogo di lavoro, ma una comunità fatta di persone che meritano rispetto e condizioni adeguate per svolgere con professionalità il proprio delicato compito.»
La CISL FP Verona chiede che il nuovo Cda si assuma da subito la responsabilità di avviare un confronto costruttivo con le rappresentanze sindacali. «Siamo pronti a sederci al tavolo, ma non siamo più disposti a rimanere in silenzio» conclude Zanini. «Le lavoratrici e i lavoratori della Morelli Bugna meritano ascolto, dignità e riconoscimento. Solo così si potrà garantire un ambiente umano e rispettoso, per chi lavora e per chi riceve cure.»
