Ilaria Salis, l’eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra per la quale l’Ungheria aveva chiesto che le venisse revocata l’immunità parlamentare per poterla perseguire per dei gravi reati di violenza, sé salvata per un voto.
A favore della Salis hanno votato in 306, contro in 305. 17 gli astenuti 17.
Subito sono scoppiate le polemiche. La Lega accusa il Ppe di averla salvata. Pronta la risposta di Tosi, che assicura che Forza Italia, pur facendo parte del Ppe, ha votato per la revoca dell’immunità.
Tosi: Forza Italia ha votato contro la Salis
“Inconcepibile aver confermato l’immunità parlamentare di Ilaria Salis, accusata di reati gravissimi di violenza e aggressione. Uno scandalo politico e un obbrobrio anche giuridico il voto del Parlamento europeo oggi. La Salis doveva essere processata. Hanno inciso chiaramente le tante assenze dei Patrioti, ben 15 eurodeputati su un totale di 84, cioè il 18% del loro gruppo, tra questi un italiano, ed è la cosa più grave. Noi di Forza Italia invece eravamo tutti presenti (nel PPE solo l’8% di assenze) e abbiamo votato per la revoca, come indicato ufficialmente anche dal PPE. Tutti presenti anche quelli di Fratelli d’Italia in ECR (anche in ECR poche assenze, pari al 9% del totale). Quindi del centrodestra italiano erano tutti presenti, tranne uno, che è dei Patrioti…”.

E sottolinea “le gravissime accuse a carico della Salis, riferite a fatti antecedenti alla sua elezione e slegati all’attività parlamentare. Quindi non si giustifica l’immunità. Infatti, il Ppe ha dato una chiara indicazione di voto e noi di Forza Italia abbiamo spinto tanto per togliere lo scudo alla Salis”.
Per Tosi il vizio di fondo “è stato mettere la votazione a scrutinio segreto, come chiesto e ottenuto dalla sinistra. A quel punto è chiaro che poteva succedere di tutto. Per esempio, ci possono essere stati franchi tiratori anche tra i gruppi di estrema destra, o tra i sovranisti, così da aprirsi il campo a facili attacchi politici. Un giochetto già visto in passato e che non escluderei. Del resto, ripeto, tra i Patrioti mancavano 15 parlamentari su 84, tra cui un italiano”.
