(di Gianni Schicchi) Sabato 18, alle 21 la Compagnia under35 Cromo Collettivo Artistico porterà in scena al Teatro Machiavelli (via Madonna de Terraglio 10) uno spettacolo che avrà come argomento l’odissea burocratica dei ricongiungimenti familiari. Un giovane migrante del Punjab tenta di ricongiungersi alla moglie lontana. Il mare che li divide è fatto di carte, documenti e marche da bollo.
“Il progetto Ahmen è nato traendo ispirazione dalla storia vera di un nostro amico, Asim” spiegano gli autori “che è arrivato in Italia dodici anni fa dal Pakistan, ancora oggi è alle prese con l’intricato ed esasperante iter burocratico indispensabile per ricongiungersi alla moglie”.
Viene così rappresentata, attraverso un apparente gioco candido e ingenuo, l’asfissiante routine di Ahmen, protagonista di questa storia. Lo osserviamo lavorare all’interno di un singolare ‘lavatutto’, dove tra clienti assillanti, operatori telefonici sfuggenti e burocrati grotteschi, persegue disperatamente il suo unico obiettivo di far arrivare in Italia l’amata moglie. Incapace di far sentire la sua voce, nella speranza di un domani vicino eppure così lontano, lo seguiamo in un climax di assurdità e paradossi.
A fare da contraltare a questa ambientazione sempre più dilatata e onirica, fatta di frustranti ripetizioni e vicoli ciechi, si staglia la voce di Asim, che attraverso la sua testimonianza nuda e cruda, ci guida e ci tiene con i piedi ben saldi a terra, raccontandoci con disincanto le storture di questa realtà.
L’immigrazione viene spesso narrata soltanto attraverso numeri e logiche securitarie, mentre questo spettacolo accende il riflettore su una vita, su una persona con un nome, una storia, dei desideri, per raccontare la parte di umanità che deve lottare ogni giorno per il proprio diritto ad esistere.
Biglietti: intero, 14 € / ridotto under 30-over 70, 12 € / convenzioni, 10 € / under18, 8 €, acquistabili anche online su fucinaculturalemachiavelli.com oppure in biglietteria a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
