(Angelo Paratico) “L’Italia è diventata un’isola di tranquillità e continuità” dice l’Economist un settimanale britannico letto da tutti coloro che si occupano di finanza in giro per il mondo e di proprietà di John Elkann. Giorgia Meloni è “in grande forma politica” e prosegue lodando il suo operato a tre anni dal suo insediamento. La premier Meloni sembra esser capace di garantire stabilità all’Italia dopo decenni di governi fragili e molti analisti si dicono certi che riuscirà a diventare il secondo premier del dopoguerra a completare un intero mandato.

Eletta nel 2022, Giorgia Meloni ha “governato da solida e pragmatica conservatrice”, sostenendo l’Ucraina e mantenendo “un profilo europeista” tale da farsi spazio nel cuore diplomatico dell’Europa e in quello del presidente Donald Trump.

L’apprezzamento dell’ Economist
“The Economist” riconosce la sua abilità politica nel tenere “unita una coalizione ideologicamente divisa” tra la Lega e Forza Italia, ma questo l’ha resa anche più prudente e saggia. “Il suo governo è più un conservatorismo di gestione che un laboratorio di riforme”, sentenzia l’Economist.
Meloni, con Fratelli d’Italia stabile tra il 27 e il 29% e la coalizione di centrodestra viene stimata al 47%, godendo di un consenso molto raro in Europa e proprio da tale suo successo ora dipende la “fortuna economica” dell’Italia, sostenuta da 194 miliardi di fondi europei. Però come da sua antica tradizione l’Economist nota anche i punti critici e le ombre: “La crescita rallenta” e “la pioggia di denaro si sta esaurendo”. Infatti, la crescita prevista per il 2025 è solo dello 0,7% e dello 0,9% per l’anno prossimo.
Meloni, dunque, dovrà rilanciare l’economia “senza violare le strette regole di austerità imposte da Bruxelles” che per ora ha applicato alla lettera. Alla fine, il settimanale inglese definisce Meloni “una figura complessa, capace di alternare toni populisti a quelli di moderazione istituzionale”, e che si trova impegnata in un “delicato esercizio di equilibrio” tra sovranismo e credibilità internazionale”.
