Gol a freddo al 9° minuto. Segna il Como, ma l’Hellas non si scompone. Con un grande 1° tempo, costruendo occasioni più dei padroni di casa, al 25° pareggia con un bel gol di Serdar. Balena l’idea che si potrebbe anche vincere. Squadra ben disposta, tutti fanno la loro parte, grinta, gioco sembrano buone premesse. Più di un’occasione fa sperare. Ma al 61° altro colpo di testa e secondo gol del Como che si ripete e arriva al 3-1 durante il recupero, quando alla ricerca del pareggio Zanetti aveva messo in campo 4 punte. Un’altra sconfitta. Non meritata? Potrà anche essere. Ma la legge del calcio è inflessibile.
L’Hellas sprofonda verso il fondo della classifica
Poco conta giocar bene se poi non si fanno i gol. Poco conta giocar bene se poi i gol invece di farli si prendono. Soprattutto negli ultimi minuti. Chissà perché? Calo di tensione? Rilassamento psicologico? Cambi sbagliati? A considerarli uno per uno tutti i giocatori hanno fatto il loro lavoro. Inutile quindi andare a recriminare l’errore di questo o di quello quando nel complesso l’impegno c’è stato. La realtà è che il Verona rimane a 5 punti in classifica, in zona retrocessione, e continua a sprofondare. E dopo la prossima partita con l’Inter è prevedibile che lo scivolamento verso il basso continuerà. Qualcosa bisognerà pur fare se sperare non è sufficiente.
