La chiede Michele Bertucco, candidato al consiglio regionale per Avs
Quella della sanità e del sociale in Veneto sono emergenze conclamate: dall’ultimo bando di Azienda Zero mancano sul territorio veronese quasi 350 medici di base; le liste di attesa troppo lunghe spingono ogni anno 380 mila cittadini a rinunciare alle cure.
La sanità privata ha fatto un ulteriore balzo in avanti, tanto che la prima causa di cessazione del rapporto di lavoro in molte specialità mediche e infermieristiche pubbliche sono le dimissioni volontarie, non più il pensionamento, che comunque rappresenta l’emergenza nell’emergenza dato che interessa quasi la metà dei medici territoriali e ospedalieri nei prossimi anni.
Gran parte dei disagi restano tuttavia sommersi e intercettabili soltanto a livello di stime: quanti sono i cittadini veronesi sono attualmente privi di assistenza primaria? Qual è il reale fabbisogno di posti letto nelle case di riposo?
Per mettere mano alla correzione del sistema socio-sanitario, fiaccato da decenni di politiche a favore del privato e di definanziamento della sanità pubblica, abbiamo bisogno di misure precise. Un Paese civile misura e condivide i dati del disagio dei cittadini. Fare trasparenza sarà uno dei presupposti del mio lavoro in consiglio regionale, se eletto, necessario a pretendere le risorse per il potenziamento dei servizi.
