(A.P.) Lunedì mattina presso al Liston12 di Piazza Bra il filosofo e scrittore veronese Matteo Castagna, nato nel 1976, ha presentato il suo quarto libro, intitolato All’estrema destra del Padre, 157 pagine, pubblicato da Solfanelli. Matteo Castagna è un uomo molto conosciuto a Verona dove opera da trent’anni, prima quale militante politico e poi come fondatore e responsabile di uno dei gruppi cattolici più fedeli alla Tradizione, Christus Rex – Traditio. Presenti come moderatori anche Giovanni Perez e Andrea Sartori.
Con lucidità Matteo Castagna ha esposto la sua posizione di tradizionalista cattolico, precisando di trovarsi sulle stesse posizioni accettate e predicate da Papa Pio XII. Ha aggiunto che dopo quel grande pontefice e ultimo Papa Re non può condivide certe derive della Chiesa moderna, come aborto, eutanasia e accettazione dell’omosessualità e della immigrazione fuori controllo.
Questo saggio, Castagna, lo dedica a suo padre nel trentesimo anniversario della sua morte.
Il titolo, volutamente provocatorio, ricorda il titolo del libro di don Giacomo Biffi, che, nel 1970, scrisse “Alla destra del Padre”, nel quale parlava di una contemplazione della verità assoluta, come esiste in sé stessa e come si offre in cibo spirituale agli uomini. Nelle Sacre Scritture, Gesù dice di sedere alla destra del Padre, così come tutti i giusti che meritano il Paradiso. Secondo Matteo Castagna non esiste una vera Tradizione se la radice non è universale (come disse San Francesco Saverio) ossia cattolica, apostolica, romana. Non si possono accettare compromessi nella Fede e nella Morale e chi preferisce piacere agli uomini e alle donne, piuttosto che a Dio Creatore e Re dei Re si pone fuori dalla Tradizione.
Un capitolo dell’agile libretto è stato preso da Giacinto Auriti e uno da don Ugo Carandino, poi negli altri capitoli si spazia dalla Santa Sindone al carteggio perduto fra Churchill e Mussolini, sino al perché non ci possiamo dire antifascisti. Nonostante l’esiguità del numero di pagine, Matteo Castagna tratta argomenti molto complessi, operando un grosso lavoro di sintesi.
