(di Gianni Schicchi) La 27ª Stagione de I Virtuosi Italiani, reca in scena una serata speciale, dedicata ad un grande musicista di cui ricorre il 90° dalla nascita. Alle ore 20.30 di giovedì 6 novembre al Teatro Ristori si terrà infatti un intenso concerto dalle atmosfere contemporanee dedicato a Giya Kancheli, il più grande e noto compositore georgiano, autore di una musica intensa e spirituale.

Cuore del programma – incorniciato tra Die Kunst der Fuge BWV 1080 Contrapunctus e l’Ouvertüre n.5 BWV 1070 di J.S. Bach e la Fantasia “Odessa” per due violini e orchestra di Andrei Pushkarev – ci sarà l’esecuzione del meraviglioso Ex contrario per due violini, nastro magnetico e orchestra, interpretato dalla celebre coppia di violinisti Pavel Vernikov e Svetlana Makarova a fianco de I Virtuosi Italiani.

Ex Contrario (2006) propone una combinazione insolita e affascinante: due violini solisti, una formazione orchestrale di archi ampliata e il supporto tecnologico di un nastro magnetico. I due violini dialogo con l’orchestra, arricchiti dalle sonorità del nastro magnetico, ombra sonora che introduce atmosfere tipiche di Kancheli, noto per le sue sonorità sospese, metafisiche e spesso cariche di tensione interiore, da cui emerge un mondo in bilico tra intimità solistica e universo orchestrale, tra immediatezza e distanza.

Giya Kancheli (1935-2019) è stato un compositore georgiano tra i più significativi del secondo Novecento. Formatasi a Tbilisi, la sua musica unisce la tradizione spirituale e melodica caucasica con un linguaggio contemporaneo essenziale e introspettivo. Dopo aver lavorato a lungo come direttore musicale del Rustaveli Theatre di Tbilisi, si è imposto a livello internazionale con opere caratterizzate da forti contrasti dinamici, lunghi silenzi e un profondo senso di meditazione. Stabilitosi in Europa negli anni ’90, collaborò con l’etichetta ECM, che ne ha diffuso ampiamente la produzione. Il suo stile, spesso descritto come “musica della memoria e del silenzio”, riflette una costante tensione tra dolore, nostalgia e trascendenza. Il suo senso spiritualistico lo avvicina ad un altro grande compositore, nato nello stesso anno: Arvo Pärt.

Kancheli, pochi anni dalla scomparsa, venne anche a Verona per incontrare personalmente Alberto Martini al nostro Conservatorio. L’occasione fu di ringraziarlo dell’attenzione riservata alle sue musiche di cui furono eseguiti alcuni saggi in un concerto svoltosi poi nella Sala Maffeiana dell’Accademia Filarmonica.  

Accanto all’Orchestra de I Virtuosi Italiani, la serata sarà interpretata dal violino Guadagnini (1747) di Pavel Vernikov, allievo di Ojstrach e Snitkovskij, vincitore a Monaco e Firenze, docente al Conservatorio di Vienna, per vent’anni protagonista nei più prestigiosi teatri del mondo accanto a grandi interpreti come Richter e Bashmet. Con lui Svetlana Makarova, violinista di fama internazionale, vincitrice a 10 anni del Concorso “Youth Tchaikovsky” di Mosca. Per informazioni: segreteria.ticket@ivirtuositaliani.eu, +39 392 7178741.