Con due appuntamenti distinti dedicati agli studenti e alla cittadinanza, anche quest’anno il Comune rinnova l’adesione alla campagna internazionale Movember, iniziativa che promuove la consapevolezza sulla salute maschile e l’importanza della diagnosi precoce. L’edizione 2025 nasce con un coinvolgimento delle scuole superiori del territorio.
Il primo incontro è dedicato agli studenti e si terrà nella sala Ferrarini, mentre l’appuntamento aperto al pubblico è fissato per il 21 novembre all’Auditorium comunale.
La collaborazione diventa così sempre più stretta tra scuola, enti pubblici e mondo sanitario. «Progetti come questi rappresentano un passo avanti importante» ha evidenziato Luca Zamperini, assessore all’istruzione del comune di Villafranca, ricordando come in passato le occasioni di sensibilizzazione dedicate ai giovani fossero molto più limitate. «Mettere gli studenti di fronte all’importanza della prevenzione significa offrire loro la possibilità concreta di costruirsi un futuro più sano».
Durante l’iniziativa è stata rimarcata la necessità di superare la tradizionale resistenza degli uomini a sottoporsi ai controlli periodici. I professionisti sanitari hanno richiamato l’esempio dell’Ottobre Rosa, che negli anni ha permesso di diffondere conoscenze fondamentali sulla prevenzione del tumore al seno, evidenziando come anche le patologie maschili – dalla prostata ai tumori testicolari – richiedano attenzione, informazione e screening.
“La prevenzione maschile resta un tema culturalmente complesso”, ha spiegato Jessica Cordioli, assessore alle politiche sociali di Villafranca. «Gli uomini tendono spesso a sentirsi invulnerabili, ma la diagnosi precoce è determinante: molti tumori solidi, se scoperti in fase iniziale, possono essere trattati con altissime probabilità di successo».
Ampio spazio è stato dedicato anche ai corretti stili di vita. Alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, controllo del peso, riduzione del consumo di alcol e rinuncia al fumo rappresentano i pilastri della prevenzione primaria. «Siamo ciò che mangiamo – è stato ricordato – e tre milioni di morti per tumore nel mondo potrebbero essere evitati con scelte consapevoli».
Il Presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Verona ha inoltre richiamato gli studenti al ruolo che possono avere anche all’interno delle proprie famiglie: dagli screening come il Pap test alla ricerca del sangue occulto nelle feci, spesso sono gli uomini a non aderire agli inviti. «Il tumore del colon-retto provoca 50.000 decessi all’anno. Convincere un familiare a partecipare allo screening può significare salvargli la vita».
