Il Salone nazionale dell’orientamento, scuola, formazione e lavoro aperto fino al 29 novembre in Fiera a Verona
Su 4,4 milioni di assunzioni programmate dalle imprese italiane nel 2025, quasi la metà delle figure professionali risulta difficile da reperire. È quanto emerge dai dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, diffusi oggi a Verona in occasione della 34ª edizione di JOB&Orienta, il salone nazionale dedicato a scuola, formazione e lavoro, aperto fino a sabato 29 novembre a Veronafiere.
Il mismatch tra domanda e offerta di competenze raggiunge infatti il 47%, con punte del 57,3% per i tecnici Its Academy e del 50,9% per i laureati. In numeri assoluti, le imprese prevedono di assumere 670mila laureati, 120mila diplomati Its, 1,3 milioni di diplomati e 2,3 milioni di qualificati professionali, ma le difficoltà nel trovare i profili adeguati restano elevate.
«Il gap tra domanda e offerta di lavoro si mantiene molto alto anche quest’anno – ha sottolineato Andrea Prete, presidente di Unioncamere –. Non è un problema solo italiano, ma rappresenta un freno importante alla competitività del Paese. Occorre investire su un orientamento precoce, su un dialogo più stretto tra università e imprese e su una formazione sempre più aderente ai bisogni reali del mercato».
A confermare la necessità di una strategia condivisa è anche Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito: «Le imprese cercano figure qualificate che spesso non trovano. Con le nuove linee sull’orientamento stiamo lavorando a percorsi personalizzati grazie al docente tutor e al docente orientatore, per accompagnare gli studenti nell’ultimo triennio. La nuova filiera tecnologica professionale “4+2” collega istituti tecnici e professionali agli Its Academy e accelera l’ingresso nel mondo del lavoro, con risultati già evidenti nei settori della meccatronica, dell’agroalimentare e del turismo».
Anche Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, ha evidenziato il ruolo del salone come punto d’incontro concreto tra chi forma e chi assume: «JOB&Orienta è la cabina di regia in cui il tema del mismatch diventa azione: orientamento, filiere tecniche “4+2”, integrazione con gli Its Academy e partecipazione diretta delle aziende ai percorsi educativi. Qui i dati si trasformano in strategie per allineare scuola e lavoro e trattenere i talenti in Italia».
Lauree e diplomi più richiesti
Tra i laureati, le discipline più richieste dalle imprese sono economia (193mila profili) e ingegneria (127mila), seguite da insegnamento e formazione (117mila) e area sanitaria e paramedica (54mila). Le maggiori opportunità per i giovani under 30 si registrano negli indirizzi statistico (51,1%) e scienze motorie (40%), ma il mismatch resta elevato proprio nelle aree STEM: i laureati in chimica e farmaceutica risultano “introvabili” nel 72,4% dei casi, seguiti da quelli dell’area sanitaria e medico-odontoiatrica (oltre il 67%).
Per i diplomati Its Academy, le figure più richieste appartengono agli ambiti servizi alle imprese (27mila ingressi), innovazione del processo e del prodotto (16mila) e meccatronica (13mila). Le migliori prospettive occupazionali si concentrano nei settori mobilità (94,3% di assunzioni under 30), energia sostenibile (51,9%) e data management (44,6%), ma oltre 67mila tecnici risultano difficili da reperire.
Tra i diplomati, gli indirizzi più richiesti sono amministrazione, finanza e marketing (381mila), turismo (239mila), meccanica e meccatronica (121mila) ed elettronica (102mila). Le difficoltà di reperimento riguardano 634mila profili (47,4%), con carenze accentuate nei percorsi costruzioni, ambiente e territorio (66,4%) e informatica e telecomunicazioni (58,8%).
Infine, tra i qualificati e diplomati professionali (IeFP), i percorsi più richiesti riguardano ristorazione (452mila ingressi), logistica (265mila) e meccanica (222mila). Ma anche in questo segmento il mismatch resta alto, con oltre 1 milione di profili (47%) difficili da reperire, soprattutto nei settori termoidraulico (67,1%), meccanico (60%) ed elettrico (60,5%).
