Nel primo semestre del 2025 l’attività economica del Veneto ha mostrato segnali di debolezza. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) elaborato dalla Banca d’Italia, il prodotto è aumentato solo dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre Ven-Ice, che misura la dinamica congiunturale di fondo dell’economia regionale, è tornato a contrarsi nel secondo trimestre.
I dati sono stati illustrati dal direttore della Sede di Venezia di Bankitalia, Michele Benvenuti, in occasione della presentazione dell’aggiornamento congiunturale sull’economia veneta.
Industria ancora in affanno
Il quadro delineato dai principali osservatori resta debole. L’indagine Veneto Congiuntura di Unioncamere registra, nei primi nove mesi dell’anno, un calo della produzione manifatturiera dello 0,8% su base annua.
Il sondaggio Sondtel della Banca d’Italia conferma la fase di rallentamento: il saldo tra giudizi di aumento e diminuzione del fatturato è negativo per 15 punti percentuali, un dato però meno pesante rispetto ai -24 punti rilevati nell’autunno 2024. Le aspettative delle imprese per i prossimi sei mesi indicano una sostanziale stabilità.
Anche l’attività di investimento rimane contenuta: per il 2026 la maggior parte delle imprese prevede di mantenere invariati gli acquisti di beni strumentali.
Export in calo: pesa la frenata extra-Ue
Nel primo semestre del 2025 le esportazioni venete a prezzi correnti sono diminuite dell’1,3%, in contrasto con il progresso medio nazionale (+2,1%). La contrazione riguarda soprattutto i mercati extra-Ue (-2,4%), con cali significativi verso la Cina (-12,1%) e gli Stati Uniti (-5,5%).
Un quarto delle imprese esportatrici verso gli USA ha registrato un aumento degli ordini nei mesi precedenti all’introduzione dei nuovi dazi, ma si è trattato di incrementi limitati. Quasi la metà delle aziende, invece, si aspetta un moderato calo delle vendite nell’ultimo trimestre dell’anno.
Costruzioni sostenute da PNRR e Olimpiadi
Il comparto delle costruzioni mostra un andamento più positivo: le ore lavorate sono aumentate del 5,1% grazie all’avanzamento dei cantieri legati al PNRR e ai lavori per le Olimpiadi invernali del 2026. Tuttavia, per l’intero anno, il saldo tra imprese ottimiste e pessimiste sulle prospettive produttive risulta sostanzialmente nullo. Nel 2026 la produzione dovrebbe rimanere stabile per circa l’80% delle aziende.
Turismo: dopo quattro anni di crescita arriva una lieve frenata
Dopo un lungo periodo di espansione, nei primi nove mesi del 2025 le presenze nelle strutture ricettive venete sono calate dell’1,1%. La flessione riguarda principalmente i turisti italiani, mentre la componente straniera appare più resiliente.
Imprese: redditività soddisfacente, ma meno liquidità e prestiti in calo
Nonostante la debolezza del ciclo economico, la redditività delle imprese venete dovrebbe mantenersi soddisfacente anche nel 2025. Tuttavia, la liquidità finanziaria mostra una moderata contrazione, soprattutto nelle aziende di dimensioni minori.
I prestiti alle imprese segnano un calo del 2,8% su base annua (giugno 2025), una dinamica peggiore rispetto alla media italiana (-0,2%), pur in attenuazione rispetto ai mesi precedenti.
Lavoro: occupazione in lieve aumento
Nel mercato del lavoro, l’occupazione cresce dello 0,6% (+1,4% in Italia).
Il tasso di occupazione regionale resta stabile al 70,1%, mentre il tasso di disoccupazione scende al 3,1%, contro il 6,7% nazionale.
Famiglie: reddito in crescita ma consumi stagnanti
Il reddito disponibile lordo delle famiglie venete aumenta del 2,5%, con un potere d’acquisto in lieve rialzo (+0,5%). L’inflazione, però, torna a salire: a settembre è all’1,7% su base annua.
I consumi restano deboli: la spesa delle famiglie aumenta solo dello 0,2%, contro lo 0,7% del dato nazionale.
I finanziamenti alle famiglie accelerano (+3,3% sui dodici mesi), spinti soprattutto dalla crescita dei mutui per l’acquisto della casa. I depositi bancari complessivi diminuiscono dell’1,2%, calo che riguarda le imprese, mentre i depositi delle famiglie continuano ad aumentare.
