È un passo definito “storico” da Coldiretti quello compiuto dal Senato con l’approvazione, all’unanimità, del disegno di legge sui reati agroalimentari, atteso da oltre dieci anni. Il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera, introduce nel codice penale un capo specifico dedicato ai delitti contro il patrimonio agroalimentare e riconosce per la prima volta la pericolosità criminale delle attività fraudolente organizzate, istituendo il reato di agropirateria.
Secondo Coldiretti, la riforma – sostenuta dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida – rappresenta una tappa fondamentale per la tutela delle eccellenze italiane e della filiera agroalimentare, che oggi vale 707 miliardi di euro, con un valore di quasi 21 miliardi attribuibile alle denominazioni Dop e Igp (dati XXIII Rapporto Ismea-Qualivita).
“Si tratta di un passo storico – commenta Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona – perché non è solo la fine di una lunga attesa da parte delle imprese, ma anche la conquista di strumenti adeguati a difendere il valore che la nostra agricoltura genera. Verona, in questo contesto, gioca un ruolo da protagonista: è terza in Italia per valore generato dalla Dop Economy”.
Un primato costruito, sottolinea Vantini, “grazie all’impegno quotidiano degli agricoltori, che difendono qualità, identità e autenticità dei nostri prodotti. Contrastare l’agropirateria – che oggi sfiora 1,4 miliardi di euro – significa proteggere il lavoro, ma anche il paesaggio, le tradizioni e l’economia dei territori”.
Soddisfazione anche da parte di Coldiretti Veneto, che evidenzia l’importanza delle nuove sanzioni rafforzate per chi viola le norme su etichettatura, origine, ingredienti e denominazioni. “Il Veneto – afferma Carlo Salvan, presidente regionale – si conferma regione leader per valore generato dalla Dop Economy, con quasi 5 miliardi di euro di produzione certificata. Difendere le nostre eccellenze significa difendere le imprese e l’identità dei territori. In un momento in cui imitazioni e frodi minacciano il cuore del nostro sistema agroalimentare, servivano strumenti moderni ed efficaci per tutelare il primato qualitativo del Veneto e la credibilità del Made in Italy nel mondo”.
