Il primo intervento di Trevisi (Pd) dopo l’elezione al Consiglio Regionale
Giampaolo Trevisi, poliziotto direttore della Scuola di Polizia di Peschiera, di sicurezza ne mastica da sempre ed è il terreno che gli è più congeniale anche in politica. Perciò è l’oggetto del suo primo intervento dopo l’elezione a Palazzo Ferro Fini. E lo fa con decisione, criticando il centrodestra che «governa da tre anni e, nei fatti, non ha fatto nulla di concreto per affrontare le criticità che ora denuncia a gran voce. È un copione già visto: molta voce, molti slogan, pochi risultati».
Lavoro da una vita sulla sicurezza’
«Io la sicurezza – sostiene Trevisi- non l’ho studiata sui volantini elettorali: ci ho lavorato per una vita. Da poliziotto ho imparato che il tema non si risolve con gli slogan, né tantomeno con le passerelle mediatiche. La sicurezza vera richiede risorse, programmazione, prevenzione, coordinamento tra istituzioni, politiche sociali, attenzione ai giovani, contrasto alle dipendenze, sostegno alle forze dell’ordine e, certo, anche certezza della pena.
Durante la mia campagna elettorale per le Regionali 2025 ho presentato proposte precise, operative, sostenibili. Non ho indicato nessuno come nemico da abbattere, né ho venduto scorciatoie facili».
E conclude affermando che il centrodestra, se vuole il problema sicurezza lo piuò affrontare e anche risolvere. «Non servono proclami, servono decisioni. Io resto a disposizione per lavorare in modo serio, con chiunque abbia a cuore la sicurezza dei cittadini e non la propria visibilità personale. Il Veneto non ha più bisogno di chi urla più forte: ha bisogno di chi sa dove andare e come arrivarci.La sicurezza non è un palco. È responsabilità, competenza e rispetto. Io continuerò a occuparmene così».
