La Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) di Verona ha celebrato con una festa nella sala Maffeiana in Bra i dieci anni di attività nella lotta contro il tumore al seno. Si conferma tra le eccellenze italiane, conquistando il terzo posto a livello nazionale per il rispetto dei tempi di attesa, secondo la classifica Agenas. Un risultato che testimonia l’efficacia di un modello organizzativo basato su qualità clinica, innovazione tecnologica e centralità della persona.
Dieci anni di progressi nella cura del carcinoma mammario
Negli ultimi dieci anni il carcinoma mammario ha smesso di incutere la stessa paura del passato. Oggi presenta elevate percentuali di guarigione, interventi chirurgici sempre meno invasivi e strategie di prevenzione avanzate, come la mastectomia profilattica in pazienti ad alto rischio, anche prima che la malattia si manifesti. Grazie ai progressi della ricerca scientifica e della tecnologia, la sopravvivenza supera il 90% quando il tumore è diagnosticato negli stadi iniziali.
Guardando al futuro, la Breast Unit AOUI Verona individua almeno sette ambiti strategici su cui continuare a investire: attenzione alle giovani donne under 40, innovazione e tecnologia, equa distribuzione dei servizi, approccio solidale e umanizzato verso le pazienti, inclusività per le donne con disabilità, sostenibilità e attenzione all’impatto ambientale, accessibilità universale alle cure.
Un centro hub regionale di alta specializzazione
Istituita nel 2015, la Breast Unit AOUI Verona è diventata hub regionale come centro di alta specializzazione e multidisciplinarietà. È coordinata dalla dott.ssa Francesca Pellini, direttore della UOC di Chirurgia Senologica. Nel corso degli anni è stato perfezionato un modello organizzativo che integra tutte le fasi del percorso di cura: dalla diagnosi precoce al trattamento chirurgico e farmacologico, dalla riabilitazione fisica e psicologica al follow-up a lungo termine.
Particolare rilievo ha assunto l’attività di informazione e sensibilizzazione sanitaria, culminata nell’Ottobre Rosa 2025, durante il quale il team della Breast Unit ha coinvolto diversi target di popolazione, tra cui studentesse universitarie, sportive e appartenenti alle forze di polizia. Il valore dell’esperienza veronese è stato riconosciuto anche a livello istituzionale, con l’invito a Montecitorio per presentare i dieci anni di attività.
Multidisciplinarietà e certificazioni di qualità
La caratteristica distintiva della Breast Unit AOUI Verona è l’approccio multidisciplinare e multiprofessionale. Un’équipe di professionisti dedicati segue ogni paziente con livelli appropriati di formazione, tecnologia e ricerca. L’ambulatorio di Oncogenetica, grazie alla stretta integrazione tra genetista, psiconcologo, senologo e altre figure specialistiche, segue ogni anno oltre mille pazienti, coinvolgendo anche i familiari nei casi di mutazioni genetiche note.
Questo lavoro congiunto ha consentito di ottenere la Certificazione EUSOMA (European Society of Mastology) e di partecipare attivamente alle principali società scientifiche internazionali dedicate alla patologia mammaria, con un ruolo rilevante in studi clinici, ricerca e pubblicazioni scientifiche.
AOUI Verona è inoltre la prima realtà in Veneto e la seconda in Italia per numero di casi trattati con mastectomia robotica, una tecnica che consente trattamenti personalizzati e un impatto significativo sugli esiti cicatriziali, psicologici e riabilitativi.
Umanizzazione delle cure e supporto alla persona
Accanto all’eccellenza clinica, la Breast Unit ha investito fortemente nell’umanizzazione delle cure. Il team include personale infermieristico dedicato, come il case manager e la breast care nurse, che accompagnano la paziente lungo tutto il percorso di cura. È attivo il progetto FENICE, un programma di screening psicologico e psicoeducazione di gruppo che aiuta le pazienti, dopo il trattamento, a elaborare e condividere le problematiche legate all’identità corporea.
Nel tempo si sono integrate nuove figure professionali, tra cui nutrizionista, geriatra e palliativista, e si è consolidata una collaborazione costante con le associazioni di volontariato, rafforzando ulteriormente la presa in carico globale della persona.
La Breast Unit in numeri
I numeri raccontano l’impatto concreto dell’attività svolta. Ogni anno circa 1.700 pazienti accedono all’Oncologia Medica AOUI per terapie e follow-up legati alla patologia mammaria. Vengono eseguite circa 12.000 mammografie e 1.200 risonanze mammarie, fondamentali per una corretta valutazione preoperatoria e la pianificazione del percorso di cura più appropriato.
In dieci anni di attività sono stati effettuati 7.000 interventi chirurgici per patologia mammaria, nel pieno rispetto degli indicatori clinici e organizzativi. La degenza media è di 1,4 giorni e il rispetto dei tempi di attesa per classe di priorità raggiunge il 98%, risultato che ha portato la Breast Unit di Verona al terzo posto nazionale nella classifica Agenas.
Il 60% degli interventi è stato di tipo conservativo; nei casi di mastectomia, la ricostruzione immediata è stata garantita nell’80% delle pazienti.
Innovazioni diagnostiche, chirurgiche e terapeutiche
L’evoluzione tecnologica ha interessato tutte le fasi del percorso di cura. In ambito diagnostico, le tecniche avanzate di immunoistochimica e biologia molecolare hanno rivoluzionato la classificazione dei sottotipi tumorali. La digital pathology e l’intelligenza artificiale supportano i patologi nell’analisi delle immagini e nell’identificazione di biomarcatori predittivi. A queste si affiancano la tomosintesi, la mammografia con mezzo di contrasto e tecniche mini-invasive.
In chirurgia, la mastectomia robotica con ricostruzione immediata prepettorale è ormai una realtà consolidata. La UOC di Chirurgia Senologica è stata pioniera nell’uso del verde di indocianina (ICG) con imaging in fluorescenza per la mappatura del linfonodo sentinella, con 1.900 casi trattati dal 2020 ad oggi.
Sul fronte delle terapie, si affermano trattamenti sempre più mirati basati sulla profilazione molecolare, l’immunoterapiae farmaci orali in grado di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia. In radioterapia, la tecnica del Breath Holdriduce l’esposizione cardiaca, mentre nuovi schemi hanno permesso di ridurre le sedute da 15 a 5. L’MRI LINAC, acceleratore lineare con imaging in tempo reale mediante risonanza magnetica, consente una visualizzazione estremamente precisa del tumore durante il trattamento.
Il futuro: intelligenza artificiale e attenzione alle giovani donne
L’intelligenza artificiale rappresenta uno dei principali motori di innovazione in ambito senologico. È in grado di elaborare grandi quantità di dati in tempi rapidi, migliorando efficienza, accuratezza e personalizzazione delle cure. L’estrazione di informazioni quantitative dalle immagini consente lo sviluppo di algoritmi predittivi che supportano le decisioni chirurgiche, prevedono la risposta alle terapie neoadiuvanti e favoriscono una chirurgia sempre meno invasiva.
Parallelamente, il personale della Breast Unit osserva un trend in crescita di neoplasie mammarie nelle donne tra i 20 e i 39 anni, spesso caratterizzate da forme più aggressive e diagnosi tardive. Queste pazienti necessitano di trattamenti complessi, con un impatto rilevante su fertilità, sessualità e benessere psicologico. Sono in aumento anche le richieste di chirurgia profilattica in donne portatrici di mutazioni genetiche o ad alto rischio per storia personale o familiare.
Dopo dieci anni di attività, la Breast Unit AOUI Verona guarda al futuro con la consapevolezza di aver costruito un modello solido e innovativo, capace di coniugare eccellenza clinica, ricerca scientifica e attenzione profonda alla persona.
