Che cosa fanno, dove sono, come contattarli

(Antonella Traina) Si trova a Lazise il Centro recupero animali selvatici, Cras, Progetto Natura Verona Lago dove opera dal 2020. La struttura è nata su iniziativa di un gruppo di volontari sensibili ai problemi della fauna selvatica che, spesso, a causa dell’interazione con l’uomo, ha bisogno di cure.
«Abbiamo iniziato prima con l’ associazione e poi abbiamo creato la struttura- spiega la presidente Carlotta Mantovani. Per la parte sanitaria ci appoggiamo a una clinica veterinaria della zona, il cui proprietario è il nostro direttore sanitario, con lui collabora una nostra associata, anche lei veterinaria, Giulia Betton

gufo

Il Cras ha un centralino a cui si può telefonare quando si trovano animali in difficoltà. I volontari ricevono le chiamate h24 e fanno una selezione, sulla base delle informazioni che ricevono, per stabilire che tipo di intervento effettuare.

«Le persone ci contattano quando vedono un animale ferito o qualche cucciolo, solo apparentemente magari, abbandonato- spiega Carlotta Mantovani.-I nostri volontari addetti al centralino raccolgono le chiamate, parlano con le persone e fanno una scrematura per capire la tipologia di intervento da effettuare >>. Per gli animali più gravi, che necessitano cure urgenti, il Cras organizza il recupero e poi il ricovero nelle strutture del centro, dove i veterinari li prendono in carico. << Quando riceviamo le segnalazioni chiediamo anche foto o video per capire lo stato di salute dei vari animali».

ricci.47.17

Le tipologie sono varie. Si va dal tipico merletto, caduto dal nido, che molti trovano per terra, e che non va mai raccolto, ad animali incidentati o feriti in altro modo. Molti anche i cani e gatti investiti e i ricci che, specie in questo periodo, non hanno ancora iniziato il letargo. I recuperi vengono organizzati insieme alla Polizia provinciale, l’ente con cui i Cras, diffusi in tutta Italia, collaborano. «La nostra struttura ha una convenzione con la polizia provinciale che ci eroga un rimborso spese» .

Un centro recupero animali selvatici a Parona

In programma c’è l’apertura di una nuova sede del Cras Progetto Verona lago che sarà a Parona, vicino al Cus rugby. «Il nuovo centro sarà molto più ampio, ci permetterà di accogliere un maggior numero di animali, e sarà adeguato alle nuove normative che sono esistenti in altre regioni d’Italia ».

Nella sede di Lazise i volontari possono accogliere dai 30 AI 40 animali, tra gabbiette, voliere e trasportini, che sono collocati in due casette. In una si trovano quelli in cura, nell’altra quelli con patologie particolari o bisognosi di quarantena. I volatili, rapaci e acquatici, infatti, sono soggetti a questo trattamento e necessitano anche di un tampone prima di poter essere allocati con gli altri. Le analisi vengono eseguite dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, ISZT, che ha una sede veronese a Buttapietra.

Una procedura che è necessaria per escludere l’aviaria o altre patologie trasmissibili come laWest Nile o la Usutu. È l’uomo la causa, più o meno indiretta, degli incidenti per cui gli animali vengono ricoverati nel centro.

I mammiferi, ad esempio, restano vittime di incidenti stradali. Vengono investiti, per la maggior parte, da guidatori che o non si accorgono della loro presenza sulla strada o li ignorano. I volatili, invece, subiscono lesioni o perfino fratture perché vanno a sbattere contro vetrate o cavi e fili sospesi nell’aria, di cui non si accorgono, soprattutto quando sono concentrati nel cacciare altri animali o nel fuggire da predatori.

WhatsApp Image 2025 12 06 at 16.47.17

Sotto le feste natalizie poi, come in questo periodo, un altro grosso problemi sono i botti di Capodanno.

«2 anni fa abbiamo recuperato un gufo reale che era andato a sbattere contro una chiesa-, continua Mantovani.- Aveva delle botte e una parassitosi che avrebbe potuto rivelarsi fatale. Lo abbiamo battezzato Pompea, visto che era una femmina e, dopo averlo curato, rimesso in libertà. È stato fortunato».

E proprio gufi, cigni, gheppi, civette, merli, tortore, passeriformi vari sono fra i principali pazienti del centro recupero insieme a volpi tassi, lepri e, soprattutto ricci.
«A causa dell’aumento delle temperature i ricci si riproducono sempre più tardi e poi fanno fatica a trovare cibo- prosegue la presidente di Progetto Natura Verona lago.- I cuccioli ne hanno bisogno per crescere, mentre gli adulti per raggiungere il peso necessario per affrontare il letargo».

brbag

L’associazione Progetto Natura Verona lago conta su circa opera su tutto il territorio veronese, anche se la maggior parte delle chiamate giungono dalla zona nord della provincia. I volontari che ne fanno parte sono circa 200, 40 però quelli attivi che si avvicendano al centralino o nel recupero prima e poi nell’accoglienza e nella cura poi degli animali infortunati.

La principale fonte di sostentamento è data dalle donazioni di privati e da a raccolte fondi. In questo periodo stanno organizzando banchi natalizia in varie zone della provincia proprio a questo scopo e per farsi conoscere. Il 21 dicembre prossimo saranno a Pescantina e a Valeggio sul Mincio, mentre il 3, il 4 gennaio a Bussolengo e a Pescantina di nuovo l’8 gennaio.

Il sito dell’associazione dove si possono trovare tutte le informazioni sulla loro attività è www.progettonaturaverona.lago.it e 0452457338 il centralino a cui telefonare se si trovano animali feriti Info@progettonaturaveronalago la mail di riferimento