Tornano le cosiddette “zone rosse” in alcune aree della città, tra cui il piazzale della stazione, Piazza Pradaval e via dei Mutilati. La decisione, adottata dal Prefetto, ha trovato immediato riscontro positivo da parte della Lega, che da tempo ne chiedeva l’introduzione per contrastare fenomeni di insicurezza, spaccio e altre illegalità.

“Un plauso al Prefetto che ha reintrodotto questa disposizione – ha dichiarato Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega ed eurodeputato –. Questo provvedimento si inserisce in un contesto delicato, con cittadini che segnalano timori nel camminare, di giorno e di notte, in queste aree. Grazie al recente arrivo di nuovo organico, i veronesi potranno sentirsi più sicuri. Ringrazio inoltre le forze dell’ordine per il lavoro quotidiano a tutela della città”.

Sulla stessa linea, Nicolò Zavarise, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, ha sottolineato come il ritorno delle zone rosse rappresenti la conferma delle criticità denunciate da tempo. “Non è una sorpresa né un successo dell’amministrazione – ha affermato Zavarise –. È la certificazione ufficiale di un problema che la maggioranza ha a lungo minimizzato. Le misure eccezionali dimostrano che la situazione è eccezionale. Meglio le zone rosse che l’inerzia, ma il vero fallimento è arrivare sempre in ritardo, quando il degrado è già visibile e i cittadini hanno già cambiato abitudini”.

Il consigliere comunale ha poi rimarcato la necessità di politiche continue e coerenti: “La sicurezza si costruisce ogni giorno, e il Comune deve fare la sua parte. Non può essere stagionale, non può dipendere solo dai grandi eventi e non può essere delegata esclusivamente allo Stato. I veronesi hanno diritto a vivere in città sicure”.